La danza delle streghe. Energie femminili per una pedagogia spregiudicata - 9788891768001

La danza delle streghe. Energie femminili per una pedagogia spregiudicata: Eretiche, guaritrici, erbaiole o fattucchiere? Sovvertitrici dell'ordine sociale, politico, sessuale e incarnazioni una diversità temuta e repressa? Mistiche, visionarie, prosecutrici della religione delle grandi dee? Indemoniate, isteriche, folli? Solo donne su cui da sempre sono proiettate le ombre collettive? Chi erano e chi sono oggi, le streghe? A questa domanda molti studiosi hanno tentato di dare risposte. A questa domanda, invece, la pedagogia si è perlopiù sottratta ritenendo, forse, che queste potenti figure dell'immaginario collettivo, da sempre presenti nelle fiabe, nel mito, nell'arte, fossero solo "favole per bambini" e confinandole nel campo dell'educazione infantile. Questo libro si propone di riconoscere la figura mitico-simbolica della strega, di comprendere il suo particolare sguardo sul mondo, il sapere di cui è portatrice e valorizzare il suo contributo per la cultura pedagogica e per la pratica educativa. Partendo da una prospettiva "immaginale" gli scritti qui raccolti si propongono di riconoscerla attraverso alcune delle sue incarnazioni nel mito e nella fiaba (Martino, Raimondi), nelle arti plastiche (Torelli), nel cinema immaginale (Barioglio, Mottana, Leontini) nella poesia (Morgigno e Seregni), nelle coreografie delle avanguardie del Novecento e nella danzaterapia di Maria Fux (D'Andreamatteo, Pellegata), nelle pratiche iniziatiche femminili (Bernardini) e nel pensiero e nell'azione educativa di alcune figure pedagogiche dimenticate come Louise Michel (Pedrazzini).
Heretical, healers, erbaiole or witches? The order's social, political, sexual and subversive incarnations a diversity feared and repressed? Mystical, visionary, prosecutrici of the religion of the great goddess? Bedeviled him, hysterical, insane? Only women on which are projected collective shadows? Who they were and who they are today, the witches? This question many scholars have attempted to give answers. This question, however, the pedagogy has mostly taken from feeling, perhaps, that these powerful figures of the collective imagination, always present in fairy tales, myth, art, were only "children's tales" and confining them in education childish. This book aims to recognize the mythic-symbolic figure of the witch, to understand his unique look at the world, knowledge of which is a carrier and enhance its contribution to the educational culture and educational practice. Starting from a perspective "imaginal" the writings collected here are intended to recognize it through some of its incarnations in myth and fairy tale (Martino, Raimondi), in plastic arts (Tan), cinema imaginal (Babar, Mambi, Leontini ) in poetry (Malpani and Sahel), in the choreography of the avant-garde of the twentieth century and in dance therapy of Maria Fux (D'andreamatteo, Palo), initiatic practices (Bernardini) and in thought and educational activity of some figures pedagogic forget as Louise Michel (Palmer).