Contro l'intercultura. Retoriche e pornografia dell'incontro - 9788897522423

Contro l'intercultura. Retoriche e pornografia dell'incontro: Negli ultimi decenni, all'ombra del discorso securitario, centrato sulla minaccia dell'immigrato criminale, è cresciuto anche il discorso interculturale, fondato sulla valorizzazione della ricchezza dell'altro. Quella che a prima vista potrebbe apparire come un'opposizione, in realtà è una solidarietà segreta, che qui si cerca di mostrare, articolando una scrupolosa analisi delle retoriche dell'accoglienza e dell'integrazione. Il dispositivo di enunciazione interculturale è ricostruito attraverso l'esame di materiali eterogenei, che vanno dalle campagne di comunicazione visiva di governo, Ong e associazioni contro la discriminazione, alle opere degli scienziati dell'intercultura e alla letteratura della migrazione. Al centro dell'attenzione vengono poste le modalità con le quali si produce la trasfigurazione discorsiva dei migranti in carne e ossa nell'altro interculturale, una sorta di doppione normalizzato dei primi, costretto a un dialogo tra culture che è poco più che un monologo dei professionisti dell'accoglienza. Nell'insieme, ciò che emerge è un razzismo per così dire sussurrato, che procede parallelamente con la volontà di elevare se stessi per dominare l'altro. Oggetto dell'analisi è dunque la volontà predatoria su cui si costruisce il discorso interculturale, in cui paura, voyeurismo, passione per il travestimento esotico si saldano per rendere possibile l'esibizione pornografica della differenza.
In recent decades, in the shadow of the threat of criminal speech security, centered immigrant, grew even intercultural discourse, founded on the exploitation of the wealth of others. What at first glance may appear as an opposition, it is actually a secret, tries to show solidarity, articulating a scrupulous analysis of the rhetoric of acceptance and integration. The intercultural enunciation is reconstructed through the examination of heterogeneous materials, ranging from Visual communication campaigns against discrimination, Government, NGOs and associations to the works of scientists of interculture and literature of migration. In the spotlight are the means by which the discursive Transfiguration of migrants in the flesh in the other, a sort of double standard first intercultural, forced to a dialogue between cultures that is little more than a monologue of professionals. Overall, what emerges is a racism as it were whispered, which goes hand in hand with a desire to elevate themselves to dominate the other. Object of analysis is therefore the predatory intercultural discourse is built on which will, in which fear, voyeurism, passion for exotic disguise are welded to make possible pornographic performance difference.