Una telefonata con Primo Levi-A phone conversation with Primo Levi. Ediz. bilingue - 9788806210649

Una telefonata con Primo Levi-A phone conversation with Primo Levi. Ediz. bilingue: "Deve essere un telefono che funziona, il libro scritto". Questa frase, che pronunciò durante una conversazione radiofonica, non è che uno dei sintomi dell'interesse di Primo Levi per la comunicazione umana. Nulla di ciò che si può dire linguistico era estraneo all'acuto sguardo del chimico scrittore: etimologie e giochi enigmistici (come palindromi e rebus); gerghi di laboratorio e di Lager; macchine poetiche e reti di computer immaginate da Levi anzitempo. Nelle opere e nei suoi incontri con altri scrittori (diretti, indiretti o immaginari: Bartezzaghi ne inventa anche uno con David Foster Wallace), il Levi linguista e semiologo è quello che si interessa ai modi in cui possiamo dare senso a ciò che senso non ha, esprimere ciò che non si può, scalare l'impervio.
"It has to be a phone that works, the book written." This phrase, uttered during a radio conversation, is just one of the symptoms of interest by Primo Levi for human communication. Nothing that you could say was acute chemical look foreign to the linguistic writer: etymologies and puzzles (like palindromes and rebus); laboratory and jargons Lager; poetic machines and computer networks imagine by Levi prematurely. In the works and in his meetings with other writers (direct, indirect or imaginary: Bartezzaghi invents also one with David Foster Wallace), the Levi linguist and semiotician is what is interested in the ways in which we can make sense of what direction did not, express what we cannot climb steep.