Alamut - 9788832821451

Alamut: «Nulla è vero, tutto è permesso» è la sconcertante legge di Hasan Ibn Sabbah, Capo Supremo della setta ismailita degli Assassini, una legge che annulla tutte le altre, nel nome della fede cieca e delle armi. Alla fine dell'Undicesimo secolo, la fortezza di Alamut è la base e il rifugio degli Assassini, impegnati nella guerra totale contro la dinastia sunnita dei Selgiuchidi, padroni dell'Iran. Qui vengono portati i giovani Halima e Tahir e qui avviene la loro formazione: la sapienza erotica per Halima, la guerra per Tahir, la filosofia e la religione per entrambi. Ma sopra ogni cosa l'obbedienza assoluta al signore della setta, l'annullamento della propria volontà individuale, il sacrificio di sé in vista del premio finale, un Paradiso di cui solo Ha-san, un dio terrestre, detiene le chiavi. Libro maestoso e inquieto, opera visionaria che cela la propria densità nelle vesti di perfetto romanzo storico, Alamut è anche un'enciclopedia della sapienza e della follia umane, un luogo di metafore e profezie, e, infine, la storia di due giovani che si confrontano con un mondo minaccioso e subdolo, che ne userà le paure e i desideri profondi.
"Nothing is true, everything is permitted" is the puzzling law of Hasan Ibn Sabbah, Supreme Head of the Ismaili sect of assassins, a law that cancels all the others, in the name of blind faith and weapons. At the end of the eleventh century, the fortress of Alamut is the basis and the refuge of murderers, engaged in total war against the Sunni Seljuk dynasty, masters of Iran. Here are brought up young Halima and Tahir and here is their formation: the erotic wisdom for Halima, the war for Tahir, philosophy and religion for both. But above all else the absolute obedience to the Lord of the sect, the annulment of his individual will, self-sacrifice ahead of the ultimate prize, a paradise of which only Hasan, a God on Earth, holds the keys ...