Matite sbriciolate. I militari italiani nei lager nazisti: un testimone, un album, una storia comune - 9788849856958

Matite sbriciolate. I militari italiani nei lager nazisti: un testimone, un album, una storia comune: Furono 650 mila i militari italiani che dopo l'8 settembre 1943 dissero di no al Mussolini di Salò e a Hitler per restare fedeli alla loro Patria: per questo furono internati nei campi di prigionia tedeschi e lì furono da quasi tutti dimenticati. Quelli che sopravvissero, quando nell'aprile 1945 cadde il nazismo e finì la guerra, tornarono in Italia e i più si rinchiusero in se stessi, cercando di dimenticare. Passò quasi mezzo secolo prima che le ricerche degli storici e alcune testimonianze dirette facessero luce sui sacrifici, i meriti, la resistenza di quei soldati e ad essi venissero finalmente riconosciuti onore e gratitudine. Questa è la storia di uno di loro in cui si rispecchia la storia di tutti, il capitano Antonio Colaleo, che visse quei due anni negli stessi lager dello scrittore Giovanni Guareschi e dell'attore Gianrico Tedeschi e li documentò attraverso 34 disegni tratteggiati e colorati con le sue "matite sbriciolate". Quei disegni erano il ricordo di cui più andava orgoglioso Nonno Antonio, come in famiglia tutti chiamavano il capitano Colaleo. La nuora Antonella Bartolo è partita proprio dai disegni per raccogliere altri ricordi di Nonno Antonio e ripercorrere il suo viaggio, ordinando con chiarezza e precisione le ricerche degli storici, incontrando gli ultimi testimoni, confrontando memorie scritte e fotografiche, visitando i luoghi della detenzione per verificare cosa resti di quella Storia. Così nel libro si intrecciano passato e presente e si sviluppa un racconto di grande umanità: oltre il documento, la presa diretta con la voce, gli occhi, il cuore
The Italian soldiers were 650,000 after 8 September 1943 they said no to Salo and Mussolini to Hitler to remain faithful to their homeland: why were interned in German POW camps and there were almost forgotten. Those that survived, when in April 1945 the Nazis and ended the war fell, returned to Italy and the more you locked into themselves, trying to forget. He spent nearly half a century before the research of historians and some eyewitness accounts did light on the sacrifices, the merits, the resistance of those soldiers and they were finally recognized honor and gratitude. This is the story of one of them in which is reflected the story of all, Captain Antonio Chakravarty, who lived those two years in the same lager the writer Giovanni Guareschi and actor Gianrico Tedeschi and documented through 34 line drawings and colored with its "crumbled pencils". Those drawings were the recollection of which more was proud grandfather Antonio, like family called Captain Chakravarty. The daughter-in-law Antonella Bartolo is started from drawings to collect other memories of his grandfather Antonio and retrace his journey, ordering with clarity and precision research of historians, meeting the last witnesses, comparing pleadings and photographic, visiting places of detention to see what remains of that story. So in the book intertwine past and present and develops a story of great humanity: Besides the document, the direct contact with the voice, eyes, heart