Dreams. Ediz. illustrata - 9788899385231

Dreams. Ediz. illustrata: È un incontro felice, quasi spontaneo, quello tra un grande artista, il "Grande Vecchio" Gianfranco Baruchello, e uno dei nostri scrittori più importanti, Michele Mari. L'incontro avviene sul terreno della trascrizione dei sogni e ognuno prende a prestito la lingua dell'altro: così Baruchello correda i suoi sogni con brevi scritte, didascalie, mentre Mari, descrivendo i suoi sogni, sente la necessità di aggiungere qualche elementare disegno. Ne viene fuori un libro che prova a rispondere alla domanda: qual è la materia dei sogni? L'artista romano usa colori lievi o il segno della matita per fissare sulla carta uomini, macchine immaginarie, paesaggi, labirinti, ricorrenze erotiche e ossessioni nelle forme (minareti, lumache). Molti sogni sono quasi delle sceneggiature per sequenze di analogie: sta a chi guarda il compito di inventarsi una storia. Lo scrittore milanese tiene invece un diario dei propri sogni in cui si interroga sulla natura dei simboli, esplora il difficile rapporto col padre (Enzo Mari), descrive ambienti onirici. Sembra che ci sia una progressione narrativa nel diario, anche se l'argomento - il suo rapporto con l'inconscio - non si presta a nessuna vera conclusione. Michele Mari per scrivere il suo testo è partito da un corpus di disegni che Gianfranco Baruchello ha accumulato tra gli anni Settanta e gli anni Novanta. I due hanno lavorato insieme per selezionare una scelta dei sogni che si trovano nel volume, prassi che costituisce un assoluto inedito nella produzione dell'artista romano, nonché un esperimento di incontro artistico di esito altissimo.
It is a happy, almost spontaneous encounter between a great artist, the "Great Old Man" Gianfranco Baruchello, and one of our most important writers, Michele Mari. The meeting takes place on the ground of the transcription of dreams and each borrows the language of the other: so Baruchello accompanies his dreams with short writings, captions, while Mari, describing his dreams, feels the need to add some elementary drawing. The result is a book that tries to answer the question: what is the subject of dreams? The Roman artist uses light colors or the sign of the pencil to fix on paper men, imaginary machines, landscapes, labyrinths, erotic recurrences and obsessions in forms (minarets, snails). Many dreams are almost scripts for sequences of analogies: it is up to the viewer to invent a story. The Milanese writer, on the other hand, keeps a diary of his dreams in which he questions the nature of symbols, explores the difficult relationship with his father (Enzo Mari), describes dreamlike environments. There seems to be a narrative progression in the diary, even if the topic – his relationship to the unconscious – does not lend itself to any true conclusion. Michele Mari to write his text started from a corpus of drawings that Gianfranco Baruchello has accumulated between the seventies and nineties. The two worked together to select a choice of dreams found in the volume, a practice that constitutes an unprecedented absolute in the production of the Roman artist, as well as an experiment of artistic encounter of very high outcome.