Libia, «bel suol d'amore» - 9788846745309

Libia, «bel suol d'amore»: Il libro si apre con alcune pagine dedicate all'impresa libica del 1911, quando l'Italietta, così veniva definita nel contesto europeo del tempo, seppe trovare una particolare consonanza tra Governo e popolo comune, tra storici di fama e poeti di grande voce lirica. Non era poi così modesto il nostro Paese allora se, dopo breve tempo, seppe affrontare con immensa prova di coscienza nazionale la Grande Guerra 1915-1918, resistendo alla Strofe Expedition del 1916 e superando il disastro di Caporetto del 1917. La memoria di tali tempi ed eventi dovrebbe aver suggerito da mesi all'Italia odierna, un più marcato senso patrio, un impegno di strumenti diplomatici, politici e militari più rispondenti alla centralità geostrategica dell'Italia nel Mediterraneo, alle vitali esigenze energetiche ed economiche di sessanta milioni di persone che hanno il diritto di difendere la loro vita, le loro case, la loro civiltà da ogni minaccia o imbastardimento di razza e/o religione. L'ISIS mediterraneo si può combattere; l'emigrazione clandestina di massa si può controllare. Non occorre invadere colonialmente la Libia odierna per trarla dal caos. Saranno sufficienti, come sembra ci stiamo accingendo a fare con strumenti adeguati, interventi mirati di Forze Speciali, alleanze diplomatiche e militari dettate da un sano realismo politico, dal Cairo a Tunisi, per ridare al Mediterraneo Centrale tranquillità e lavoro, alla costa libica segnali costruttivi di fratellanza e cooperazione.
The book opens with some pages dedicated to Libyan undertaking of 1911, when the Italy, so was defined in the European context of the time, he was able to find a particular harmony between the Government and the common people, between historians of repute and poets of great lyrical voice. It wasn't that humble our country then if, after a short time, was able to cope with immense test of 1915-1918 World War I national consciousness, resisting the Stanzas Expedition of 1916 and passing the disaster Caporetto of 1917. The memory of those times and events should have suggested for months to Italy today, a more pronounced sense patrio, a commitment to diplomatic, political and military instruments better adapted to the geo-strategic importance of Italy in the Mediterranean, the energy and economic needs vital sixty million people who have the right to defend their lives, their homes, their civilization from every threat or mongrelization of race and/or religion. ISIS Mediterranean you can fight; mass illegal migration control. No need to invade colonialmente the Libya today to draw it from the chaos. Will suffice, as it looks like we're about to do with proper tools, targeted special forces, diplomatic and military alliances dictated by a healthy political realism, from Cairo to Tunis, to restore to the Central Mediterranean peace and work, the Libyan coast constructive signals of brotherhood and cooperation.