La rivoluzione musicale degli anni Sessanta - 9788863365078

La rivoluzione musicale degli anni Sessanta: Raccontare la musica leggera e la nuova musica rock degli anni Sessanta potrebbe sembrare cosa facile. Generalmente chi ha vissuto questo periodo conserva un felice ricordo, significa serbare il racconto di un tempo ricco di novità, ma anche di trasgressione. Gli anni Sessanta sono stati un decennio straordinario innanzitutto per i radicali cambiamenti di mentalità e la messa in discussione di valori fino ad allora dati come certezze assolute. Fu un periodo in cui idee e nuovi ideali sono nati e si sono sviluppati imponendosi nel pubblico, altri invece si sono spenti entro tempi brevi. Con questo testo ho inteso raccontare quel tempo da me vissuto nella mia adolescenza, trascorso in famiglia tra musica classica e musica rock. Il fascino di quest'ultima mi ha particolarmente catturata, creando in me forti emozioni e facendomi scoprire nuovi mondi. I testi delle canzoni delle band e dei cantanti solisti degli anni Sessanta li ricordo uno ad uno. Quei testi, seppure "leggeri", parlano non solo di amore, tema dominante della musica in genere, ma anche di ecologia, di vita quotidiana, dei conflitti nel mondo, parlano di ricordi dell'infanzia quando qualcuno cantava: "... bastava un niente per sorridere, ... una bugia per essere grande". Io credo che questo genere di musica, i cui testi sono tuttora attuali e in molti casi significativi, non si debba e non si possa dimenticare.
Telling about light music and new 1960s rock music might seem easy. Generally those who have lived this period retain a happy memory, it means to preserve the story of a time full of novelty, but also of transgression. The 1960s were an extraordinary decade primarily for radical changes in mentality and the questioning of values that had been given up to that point as absolute certainties. It was a time when ideas and new ideals were born and developed in the public, while others died soon. With this text I wanted to tell about that time I lived in my adolescence, spent in the family between classical music and rock music. The fascination of the latter has particularly captured me, creating in me strong emotions and making me discover new worlds. The lyrics of the songs of the bands and solo singers of the sixties I remember them one by one. Those lyrics, although "light", speak not only of love, the dominant theme of music in general, but also of ecology, of daily life, of conflicts in the world, they speak of memories of childhood when someone sang: "... nothing was enough to smile, ... a lie to be great." I believe that this kind of music, whose lyrics are still current and in many cases significant, should not and cannot be forgotten.