La parte maledetta preceduto da La nozione di dépense - 9788833926254

La parte maledetta preceduto da La nozione di dépense: «L'interesse che si attribuisce di solito ai miei libri è di ordine letterario ... non li si può infatti classificare in un genere definito in anticipo». La consapevole inclassificabilità delle opere di Georges Bataille tocca il vertice con La parte maledetta (1949): un saggio di economia politica che con «ardito rovesciamento» scalza in radice le cognizioni basilari su cui poggia quella che viene ritenuta la scienza triste, per disvelarla come scienza tragica. Al «miserabile» principio acquisitivo dell'utile, che secondo gli economisti governerebbe la produzione, la conservazione e il consumo, Bataille antepone la dissipazione improduttiva, il bisogno di distruggere, il gesto dilapidatorio delle ricchezze di cui testimonia il potlàc, lo scambio arcaico studiato dagli etnologi e non riducibile a convenzionale antenato del commercio. È nella depénse - oggetto di un breve scritto (1933) che Bataille continuò a ritoccare, denunciandone il valore strategico per il suo pensiero - che si compie la catastrofe della ragione utilitaria. Un argomentare che «sconvolge e toglie allo spirito il riposo» ripercorre la storia della civiltà umana attraverso le nozioni di eccesso, sacrificio, dispendio e orgia. Perché «non è la necessità ma il suo contrario, il "lusso", che pone alla materia vivente e all'uomo i loro problemi fondamentali». Introduzione di Franco Rella.
"The interest that is usually attributed to my books is of a literary order ... they cannot be classified into a genre defined in advance.' The conscious unclassifiability of Georges Bataille's works touches on the summit with The Cursed Part (1949): an essay on political economy that with "daring overthrow" unravels the basic knowledge on which what is considered sad science rests, to unveil it as tragic science. Bataille puts unproductive dissipation, the need to destroy, the dilapidatory gesture of wealth witnessed by potlàc, the archaic exchange studied by ethnologists and not reducible to the conventional ancestor of commerce, before the "miserable" acquisitive principle of profit, which economists believe would govern. It is in the depénse - the subject of a short written (1933) that Bataille continued to retouch, denouncing its strategic value for his thought - that the catastrophe of utilitarian reason takes place. An argument that "upsets and takes away from the spirit rest" traces the history of human civilization through the notions of excess, sacrifice, expense and orgy. Because "it is not necessity but its opposite, "luxury", which poses their fundamental problems to living matter and man". Introduction by Franco Rella.