Noi felici pochi - 9788804717065

Noi felici pochi: Tutte le persone di cui si parla nelle scene di violenza descritte in queste pagine sono state realmente aggredite e malmenate, in un passato così scabroso e delirante da non poter essere rievocato che in forma romanzata, in un libro che porta all'estremo l'autofiction letteraria italiana. Sono cresciuti insieme, Patrizio, Angelo e Andrea. Sfrontati rampolli della "Romabene", vissuti nella consapevolezza di avere il diritto, sempre e comunque, di soddisfare i propri desideri. Figli modello di magistrati, professori e medici, sono teppisti, fascisti e psicopatici: praticano - con meticolosa e sistematica ferocia - atti di violenza su vittime indifese, quasi sempre scelte a caso. Risse, aggressioni, pestaggi. Sangue. Sangue su zigomi, mani e asfalto. Immacolate soltanto le camicie su misura (bianche o celesti, button down, cotone egiziano ritorto con cuciture doppie all'inglese), sacre per loro come le vacche per gli indiani. Ragazzi legati da un vincolo d'amicizia e di complicità che pare indissolubile ma che un'estate, ubriachi dopo la discoteca, un incidente rischia di compromettere per sempre: l'auto esce di strada tra il Circeo e l'Argentario, restando in bilico aggrappata a una roccia. Anni di feste, discoteche, stadio, trasferte, cori, risse e braccia tese - anni di vita condivisa - non bastano a farli restare uniti in una situazione che si aggrava col passare dei minuti. Pagine travolgenti. L'urlo di rabbia di ragazzi intrappolati nel silenzio di famiglie benestanti, tenute insieme da sorrisi di facciata. Anatomia di una generazione di psycopariolini. Una narrazione c
All the people mentioned in the scenes of violence described in these pages have really been attacked and beaten, in a past so scabrous and delusional that it cannot be recalled than in a fictionalized form, in a book that takes autofiction to the extreme Italian literature. They grew up together, Patrick, Angelo and Andrea. Cheeky scions of the "Romabene", lived in the knowledge of having the right, always and anyway, to satisfy their own desires. Model children of magistrates, professors and doctors, are thugs, fascists and psychopaths: they practice - with meticulous and systematic ferocity - acts of violence on defenceless victims, almost always chosen at random. Retaliation, assault, beating. Blood. Blood on cheekbones, hands and asphalt. Immaculate only the bespoke shirts (white or celestial, button down, twisted Egyptian cotton with double English seams), sacred to them as cows for Indians. Boys bound by a bond of friendship and complicity that seems indissoluble but that one summer, drunk after the disco, an accident risks compromising forever: the car leaves the road between the Circeo and the Silver, remaining in the balance clinging to a rock. Years of parties, discos, stadiums, aways, choirs, laughs and outstretched arms - years of shared life - are not enough to keep them united in a situation that gets worse as the minutes go by. Overwhelming pages. The scream of anger of boys trapped in the silence of affluent families, held together by smiles of facade. Anatomy of a generation of psycopariolini. A narrative c