La capitale contesa. Firenze, Roma e la Convenzione di Settembre (1864) - 9788868121129

La capitale contesa. Firenze, Roma e la Convenzione di Settembre (1864): Fontainebleau, 15 settembre 1864, ore 15. Nigra, ambasciatore italiano a Parigi, Pepoli, ambasciatore italiano a Pietroburgo e amico di Napoleone III e Drouyn De Lhuys, ministro degli Esteri francese, siglano la Convenzione di Settembre. L'accordo, raggiunto dopo tre anni di trattative altalenanti, prevedeva la smobilitazione francese da Roma e il progressivo avvicendamento delle truppe imperiali con un corpo di volontari cattolici. L'Italia doveva tuttavia garantire l'indipendenza e la sicurezza dei territori pontifici e s'impegnava a trasferire la capitale da Torino a Firenze. L'ambiguità dell'accordo metteva entrambi i Paesi nella condizione di ritenerlo un successo diplomatico. Parigi ritirava le truppe perché giudicava lo spostamento di capitale come la definitiva rinuncia italiana a Roma, mentre per i diplomatici di Vittorio Emanuele II, si trattava di un avvicinamento progressivo all'urbe e l'inizio di una soluzione pacifica della Questione Romana. La guarnigione transalpina - intervenuta e insediatasi, su richiesta di Pio IX, nella tarda primavera del 1849 - iniziava a tornare in Francia.
15 September 1864, at Fontainebleau, 15. Nigra, Italian Ambassador in Paris, Pepoli, Italian Ambassador to Petersburg and friend of Napoleon III and Drouyn De Lhuys, French Foreign Minister sign the September Convention. The agreement, reached after three years of negotiations, UPS and downs, provided for the demobilization French from Rome and the gradual change of the imperial troops with a body of Catholic volunteers. The Italy was however guarantee the independence and security of the Papal territories and undertook to transfer the capital from Turin to Florence. The ambiguity of the agreement put both countries in a position to interpret him as a diplomatic success. Paris withdrew the troops because they considered moving the capital as the final Italian surrender to Rome, while for diplomats of Victor Emmanuel II, it was a progressive approach to the city and the start of a peaceful settlement of the Roman question. The garrison transalpina-stepped in and settled, at the request of Pius IX, in the late spring of 1849-began to return to France.