Il «pubblico convocio». Stato e cittadini nella Repubblica napoletana del 1799 - 9788865422519

Il «pubblico convocio». Stato e cittadini nella Repubblica napoletana del 1799: Nella prima quindicina di marzo del 1799, il Governo provvisorio napoletano emanava il seguente comunicato: "il pubblico convocìo avendo avvertito il governo che la sua buona fede era stata sorpresa nella distribuzione degli impieghi [...] è venuto a creare una commissione [...] per la deposizione di tutti gli indebitamente intrusi ed il severo scrutinio di chiunque debba ammettersi in seguito". La situazione che emerge da questo comunicato è unica (a quel che mi risulta) nel variegato mondo delle repubbliche cosiddette giacobine: da essa si ricava che i cittadini napoletani anziché sudditi abulici, come sotto la Monarchia, erano i partecipi solerti della attività del governo che ascoltava e faceva propri i loro suggerimenti. Si è detto e ripetuto più volte che la Repubblica napoletana è una repubblica di élite che un gruppo di astratti filosofi aveva creato.
In the first two weeks in March of 1799, the provisional Government issued the following statement: "the public Neapolitan convoc??o having warned the Government that its good faith had been surprised in the distribution of posts [...] came to create a Commission [...] to the deposition of all unduly intrusions and strict scrutiny than anyone should be accepted later. " The situation that emerges from this release is unique (to my knowledge) in the varied world of the so-called Jacobin: from it that Neapolitan citizens rather than subjects abulici, as under the monarchy, were the participants in the activities of Government that listened and did hard-working their suggestions. It has been said and repeated several times that the Neapolitan Republic is a Republic of the elite group of philosophers that abstract had created.