Il socialismo degli imbecilli. Propaganda, falsificazione, persecuzione degli ebrei - 9788833921587

Il socialismo degli imbecilli. Propaganda, falsificazione, persecuzione degli ebrei: Il libro mette a fuoco una cesura determinante nella storia della tradizione antigiudaica europea: la rottura intervenuta dopo la prima emancipazione giuridica degli ebrei, in conseguenza della Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino nel 1789. Con lo Stato liberale e l'economia di mercato, lo stereotipo dell'accusa di usura si trasforma in un tipo di anticapitalismo che fa degli ebrei i capri espiatori delle crisi economiche. Scrittori antilluministi, come Bonald, cattolici intransigenti, come Drumont, attaccano lo Stato di diritto e individuano negli ebrei coloro che hanno tratto vantaggio dall'avvento delle libertà moderne. Con Toussenel e Proudhon il paradigma si diffonde anche in alcuni settori del movimento operaio europeo e, negli ultimi decenni del XIX secolo, con la depressione economica, viene rilanciato con enorme fortuna, soprattutto in Francia. L'anticapitalismo antiebraico dilaga in Europa occidentale: a Vienna con i cristiano-sociali e in Germania con le leghe antisemite, e si manifesta all'inizio del Novecento pure in Italia. La vicenda del paradigma antiebraico illumina anche la preistoria dei Protocolli dei savi anziani di Sion, il falso sulla presunta cospirazione ebraica per la conquista del potere mondiale: i testi della propaganda fornirono materiali, figure, argomenti e linguaggio politico per la fabbricazione di quel documento, ma il mito del complotto ebraico costituì un evento reale, che manipolò per decenni la psicologia collettiva.
The book focuses on a decisive break in the history of European-Jewish tradition: the break occurred after the first legal emancipation of the Jews, in consequence of the Declaration of the rights of man and of the citizen in 1789. With the liberal State and the market economy, the stereotype of the accusation of wear becomes a kind of anti-capitalism making the Jews the scapegoats of economic crises. Antilluministi writers, like Catholic hard-liners such as Drumont, Bonald, attack the rule of law and identify the Jews those who have benefited from the advent of modern liberty. With M and Proudhon the paradigm also spreads in some sectors of the European labor movement and, in the last decades of the 19th century, with the economic depression, is relaunched with enormous fortune, especially in France. The anti-capitalism anti-Jewish is rampant in Western Europe: in Vienna with the Christian-social and in Germany with anti-Semitic alloys, and manifests itself in the early 1900s in Italy. The story of anti-Jewish paradigm also illuminates the prehistory of the protocols of the elders of Zion, the fake on the alleged Jewish conspiracy for the conquest of world power: the texts of propaganda provided materials, figures, political language and topics for the production of that document, but the myth of the Jewish plot was an actual event, which manipulates for decades collective psychology.