Il romanzo umoristico negli anni del fascismo. Affermazione e crisi di un genere letterario - 9788825529210

Il romanzo umoristico negli anni del fascismo. Affermazione e crisi di un genere letterario: Tra il 1927 e il 1946, nel periodo che va dal consolidamento al declino del fascismo, vedono la luce oltre quaranta titoli di narrativa umoristica, soprattutto romanzi, molti dei quali con tirature da best-seller. È l'affermazione del genere umoristico, fenomeno ascrivibile a figure come Campanile, Zavattini, Guareschi, Mosca, Metz, considerati all'epoca veri e propri professionisti dell'intrattenimento. Il volume ne descrive i termini e i caratteri, ne rintraccia le derivazioni e ne sottolinea la collocazione ambigua all'interno dell'editoria irreggimentata, cercando così di ricostruire la più stravagante tappa del rapporto tra il comico e la forma-romanzo nella letteratura italiana del Novecento.
Between 1927 and 1946, in the period from consolidation to the decline of fascism, more than forty titles of humorous fiction, especially novels, many of them with best-selling runs, were born. It is the affirmation of the humorous genre, a phenomenon attributable to figures such as Campanile, Zavattini, Guareschi, Moscow, Metz, considered at the time real entertainment professionals. The book describes its terms and characters, traces its derivations and underlines its ambiguous place within the regimented publishing, thus trying to reconstruct the most extravagant stage of the relationship between the comedian and the form-novel in the Italian literature of the twentieth century.