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Per una critica dell'economia politica del segno - 9788884838698
di Jean Baudrillard Dalla Vigna P. (cur.) edito da Mimesis, 2010
Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: Per una critica dell'economia politica del segno
- Autori : Jean Baudrillard Dalla Vigna P. (cur.)
- Editore: Mimesis
- Collana: Volti , Nr. 54
- Data di Pubblicazione: 2010
- Genere: scienze sociali
- Argomenti : Società contemporanea Consumi Economia politica
- Pagine: 213
- Curatore: Dalla Vigna P.
- Dimensioni mm: 210 x 140 x 16
- ISBN-10: 888483869X
- ISBN-13: 9788884838698
Per una critica dell'economia politica del segno: Per una critica dell'economia politica del segno è uno dei lavori più significativi di Jean Baudrillard, nonché un capolavoro del pensiero radicale degli anni Settanta. Un libro del 1972, ma sotto l'influsso del maggio Sessantotto, cui l'autore partecipò attivamente e che segnò la sua riflessione negli anni seguenti. Baudrillard prende le mosse da una lettura "eretica" del Capitale e di altri testi marxiani. Il suo è un tentativo di coglierne il portato più innovativo, mostrandone al contempo i limiti nell'interpretazione dello stadio più avanzato della società capitalistica. Già Marx sottolineava l'avvenuta sussunzione del valore d'uso delle merci, nell'economia mercantile, da parte del valore di scambio. Oltrepassando lo stesso marxismo, Baudrillard postula la preminenza di una economia del desiderio. La produzione, nella sua ottica, non è basata su una supposta utilità naturale degli oggetti, né il valore delle merci può esser determinato dal lavoro umano. Piuttosto, Baudrillard si richiama al sistema di scambio delle società primitive, basato sul potlàch, l'economia del dono. Il segreto dell'economia, il suo non detto, non andrebbe cercato nella produzione, ma nella dépense, nella distruzione e dispersione a titolo gratuito di beni, legato a guerre, feste e orge.
For a critique of the political economy of the sign is one of the most significant works of Jean Baudrillard, as well as a masterpiece of radical thinking in the 1970s. A book of 1972, but under the influence of May 1968, which the author actively participated and which marked his reflection in the following years. Baudrillard draws a "heretic" of capital and other Marxist texts. His is an attempt to understand its brought more innovative, showing at the same time, the limits in the interpretation of the more advanced stage of capitalist society. Marx already pointed out that the subsumption of the use value of goods, shipping, economy by the exchange value. Passing the same Marxism, Baudrillard claims the pre-eminence of an economy of desire. The production, in its view, is not based on a supposed natural utility objects, nor the value of the goods can be determined by human labor. Rather, Baudrillard refers to the system of exchange of primitive societies, based on potl??ch, the gift economy. The secret of the economy, its not said, should not be tried in the production, but in the d??pense, in charge of property destruction and dispersion, tied to wars, parties and orgies.
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