La Nascita del mondo moderno 1780-1914 - 9788806197285

La Nascita del mondo moderno 1780-1914: Ben prima dell'inizio canonico della globalizzazione, fondamentali tendenze storiche rivelano l'interdipendenza dei cambiamenti politici e sociali a livello planetario. Eventi mondiali come le rivoluzioni europee del 1789 e del 1848 si riverberarono all'esterno mescolandosi con le convulsioni che si producevano all'interno di altre società. Dall'altro lato, eventi esterni all'emergente "nocciolo" europeo e americano dell'economia industriale contribuirono a plasmarne le ideologie forgiando nuovi conflitti politici e sociali. Nel corso di tali processi, anche le forme dell'agire umano si adattarono reciprocamente finendo con l'assomigliarsi dappertutto nel mondo. Attingendo a una mole sterminata di conoscenze, Bayly ripercorre il sorgere di uniformità globali nello Stato, nella religione, nelle arti, nei rapporti di genere, nelle ideologie politiche e nella vita economica nel corso del XIX secolo. Il quadro che si disegna è una "world history" che si sottrae a qualunque visione unidirezionale, che accetta di essere decentrata e segnata dalla discontinuità, dalle rotture non preannunciate e insieme dal permanere di antiche forme di dominio.
Well before the beginning of globalization, fundamental historical trends reveal the interdependency of political and social change on a global level. World events like the European revolutions of 1789 and 1848 you considerable prejudice outside mingling with convulsions that were produced within other companies. On the other hand, external events to the emerging "core" European and American industrial economy contributed to political and social ideologies that forging new conflicts. During these processes, even mutually adapted forms of human action ending with the look the same everywhere in the world. Drawing on a vast amount of knowledge, Bayly retraces the rise of global uniformity in the State, religion, the arts, gender relations, in political ideologies and economic life during the 19th century. The picture that is drawn is a "world history" that you subtract any one way vision, who agrees to be decentralised and marked by discontinuity, unannounced from breakage and together by the permanence of ancient forms of domination.