Specchi dell'assenza - 9788868571535

Specchi dell'assenza: «La scrittura in carcere è stata un atto di resistenza» dichiara Faraj Bayrakdar, il poeta siriano che è stato arrestato più volte dal regime di Hafez Assad subendo il completo isolamento dal 1987 al 1993, senza carta né inchiostro per scrivere. In questa raccolta immagina specchi che «potevano / essere acqua pura / puro silenzio / o almeno puro pianto» ma le circostanze li hanno trasformati in «pietra / e il tintinnio del tempo e del luogo / aveva una macchia che somiglia a sangue». Eppure, anche nell'assenza dal mondo e nella crudezza della detenzione, il poeta pensa che «un uccello / basta / perché non cada il cielo». Con la stessa fede incrollabile nell'uomo e nella parola, Bayrakdar, rilasciato nel 2000 e residente in Svezia dal 2005, continua a scrivere e a lottare contro il regime degli Assad, per una Siria libera e democratica.
??Writing in prison was an act of resistance, "says Faraj Bayrakdar, Syrian poet who was arrested several times by the regime of Hafez Assad undergoing complete insulation from 1987 to 1993, no paper or ink to write. In this collection imagine mirrors that "could/be pure water/pure silence/or at least pure tears" but circumstances have turned into "stone/and the rattle to time and place/had a stain that looks like blood." Still, even in the absence of this world and the rawness of the detention, the poet thinks that ' a bird/enough/why not tear the sky??. With the same unshakable faith in man and in the word, and resident in Sweden, released in 2000 Bayrakdar from 2005, continues to write and to struggle against the regime of Assad, to a free and democratic Syria.