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La neve di San Silvestro - 9788868542146
di Giuseppe Bearzi edito da Europa Edizioni, 2014
Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: La neve di San Silvestro
- Autore: Giuseppe Bearzi
- Editore: Europa Edizioni
- Collana: Edificare universi
- Data di Pubblicazione: 2014
- Genere: letteratura italiana: testi
- Pagine: 246
- Dimensioni mm: 210 x 0 x 0
- ISBN-10: 8868542145
- ISBN-13: 9788868542146
La neve di San Silvestro: Notte di San Silvestro. I binari scorrono lisci sotto le ruote metalliche del treno. Fuori, l'aria è gelida. Già da un po' la neve ha iniziato a cadere e non accenna a smettere. Ad un tratto, una brusca frenata ed un black-out. L'eccezionale nevicata, il freddo ed alcune slavine hanno interrotto la linea ferroviaria, causando anche un guasto all'impianto elettrico. La sosta forzata prosegue per diverse ore, il freddo si fa più intenso e c'è un solo modo per scaldarsi: stare vicini. E ci sono diversi modi per stare vicini. Se il corpo scalda il corpo, le storie scaldano l'anima. Così Barnaba ed Angela, che si sono conosciuti solo ieri, si raccontano.
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Questo romanzodi Giuseppe Bearzi, che segue ad annidi scrittura tecnica edi raccoltedi racconti edi poesie, mostra uno stile molto piacevole, in alcuni momenti coloquiale, fittodidialoghi com’è, anche se non si puo’dire che ’autore sia tenero con edonne, con a realtà tutta e pure con Firenze e a sua stazione, Santa Maria Novela. Il racconto iniziadal momento che il treno che sta portando il protagonistada Firenze verso Padova subisce una brusca frenata e quindi si blocca a ridossodegli Appennini a causadi una nevicata eccezionale edi alcune slavine che ne impediscono a corsa. Il ungo tempo, interminabile, freddo e buio, che segue va riempito con il raccontarsidel protagonista a partiredai ricordid’infanzia, poi i primi amori, in un canovaccio sempre similedi conquista, anche sessuale, edi perdita, e, con gli amori, e aspirazioni, idesideri, i progettidi adolescente, fino ala insistente richiesta che questo monologodel protagonistadiventi undialogo e cioè che a compagnadi viaggio accetti a complicità e parlidi sé. E quando Angela comincia il suo racconto affioranodala sua memoria eventi traumaticidel’infanzia, abusi, violenze, raccontate con particolare realismo, a partiredala famiglia,dal patrigno,dal fratelo, in un susseguirsidi orrori che nessuna creatura potrebbe sopportare, poi gli annidel’alontanamentoda casa, il colegio fino ala conquistadela ibertà con il avoro, il successo, ma anche condei vuoti affettivi fattidi conquiste edi altre,dolorose perdite. Ora i raccontidi Barnaba sembrano banali incontri adolescenziali, avventure, approcci amorosi senza storia al confrontodi un mondodi sofferenze inconfessabili, carichedi sensidi colpa edi vergogna,di violenza edi prevaricazioni. Ogni fasedel romanzo conserva una carica erotica che permea tutta a narrazione, con pochi momentidi evasione, come i raccontidela gita tra e isole veneziane, come pure adescrizionedel Garda, con e sue isole e i suoi venti, che ’autore, abile sub, conosce assai bene e che vengonodescritte nei particolari in un modo che farebbe invidia ad una guida turistica. A rendere complici idue protagonisti è questa unga reciproca confessione, che svela segreti e paure, ansie e speranze e che resta una storiadi attrazione fisica,di affettuosità e confidenze, più che una vera storiad’amore e il finale è insieme sorprendente e terribile, e non va svelato per non togliere il gustodela scoperta al ettore; va solodetto che Bearzi riesce, con rara mËstria, a condensare nele poche paginedel ritorno a Padova,dopo il travagliatissimo viaggio in treno, motivo o pretestodi questo ungo scambiodi esperienze tra idue protagonisti, quanto aleggiava findal’iniziodela narrazione: il mistero, il sesso, a morte. Alessandro Cabianca