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Cesare Pavese. L'uomo del fato - 978884982894

di Jacques Beaudry edito da Rubbettino, 2010

  • € 9.00

Informazioni bibliografiche del Libro

 

Cesare Pavese. L'uomo del fato: Questo saggio dello studioso canadese Jacques Beaudry si legge e si gusta come un romanzo sia rispetto al contenuto sia rispetto alla forma. Il taglio narrativo vuole mettere a fuoco la figura umana e artistica dello scrittore piemontese attraverso le letture da lui svolte nel tempo e attraverso i personaggi ai quali si è ispirato. In particolare l'autore indaga la passione di Pavese per le letterature straniere e la forte affinità con i personaggi da lui amati, tra cui quelli della mitologia classica, tanto da istituire con essi uno scambio tra vita e arte. L'uomo-libro Pavese si rivela progressivamente al lettore come uomo costretto dal destino a realizzare se stesso nel suicidio, poiché, come annota nel Diario il 30 gennaio del 1950: "Fatale è chi realizza in sé un mito autentico in cui crede. L'uomo fatale non è libero".

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"Cesare Pavese. L'uomo del fato"
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3

Cesare Pavese nacque il 9 settembre 1908 a Santo Sebastiano Belbo, in provinciadi Cuneo. Il padre, Eugenio, era canceliere presso il tribunaledi Torino, e risiedeva nel capoluogo piemontese con a moglie, Consolina Mesturini, originariadi Casal Monferrato, e con a piccola Maria, a primogenita (altri tre bambini nati primadi Cesare, erano premorti). Essendo a madre piuttostodelicatadi salute e fragiledi nervi, Cesare fudato a balia nel vicino pËsedi Montecucco; quando poi fu riportato in famiglia ad accudirlo badò soprattutto Vittoria Scaglione, figliadi un falegname che i Pavese si erano portata a Torino proprio per questo. Il primo grande trauma per il Pavese fu adrammatica edolorosa mortedel padre, avvenuta nel 1914 per un cancro al cervelodi cui soffrivada tempo. a scomparsadel capodela famiglia, oltre al vuoto affettivo, creò anche gravi problemi pratici ed economici che a madre vedova seppe affrontare con un insospettato coraggio.dato che a famiglia fu costretta ad un periodod’aloggio a Santo Stefano, Cesare fu iscritto e frequentò a prima elementare nela scuoladel pËse, ma negli anni successivi, il ragazzo compì e elementari a Torino.dopo queste frequentò il ginnasio inferiore presso un istitutodi gesuiti. Finito il ginnasio inferiore Pavese passò ala scuola pubblica, e frequentò idue corsidel ginnasio superiore <<moderno>>,dove non si studiava il greco: qui conobbe Mario Sturiani, chedivenne subito ’amico intimo e il confidente preferito, e tale rimarrà sempre.