Verso una società post-secolare? - 9788849823462

Verso una società post-secolare?: La congiuntura attuale è caratterizzata da una serie di fenomeni, come la globalizzazione culturale, l'ascesa del fondamentalismo religioso, la disputa sulla presenza dei simboli religiosi nella sfera pubblica, che costringono a ripensare il difficile equilibrio tra religione e politica senza dare nulla per scontato: da un lato, la presenza di ogni specificazione religiosa, di ogni contenuto sostanziale rischia di essere percepito come particolaristico e, in un certo senso, potenzialmente disgregante la sfera pubblica; dall'altro, il tentativo di confinare la religione in un ambito meramente privato sembra non tenere conto del rinnovato interesse per il fenomeno religioso che riemerge anche nelle società occidentali. I saggi contenuti in questo volume cercano di fare luce su questa ambivalenza cercando di capire se e come la spinta a depotenziare il simbolismo delle religioni tradizionali per far fronte alle emergenti esigenze di integrazione e tolleranza possa convivere con la presenza nella vita pubblica di simboli e identità sociali in cui la dimensione religiosa, in modo indiretto e attraverso una distinzione di compiti e responsabilità, ha un ruolo costitutivo. Sono stati invitati per l'occasione a offrire un loro contributo illustri studiosi, stranieri e italiani, che in questi anni hanno pubblicato opere di rilievo sul nesso tra religione e politica in quella che per certi aspetti sembra configurarsi come una società post-secolare.
The economy today is characterized by a series of phenomena as the cultural globalization, the rise of religious fundamentalism, the dispute over the presence of religious symbols in the public sphere, which force us to rethink the difficult balance between religion and politics without taking anything for granted: on the one hand, the presence of every religious, of every substance specification is likely to be perceived as sectional interest and in a sense, potentially disruptive to the public sphere; on the other, the attempt to confine religion into a merely private scope doesn't seem to take into account the renewed interest in the religious phenomenon which emerges even in Western societies. The essays in this volume seek to shed light on this ambivalence trying to figure out whether and how the push to defuse the symbolism of the traditional religions to meet the emerging needs of integration and tolerance can live with the presence in the public life of symbols and social identity in which the religious dimension, indirectly and through a distinction of tasks and responsibilities , has a constitutive role. Were invited for the occasion to offer their contribution distinguished scholars, foreigners and Italians, who in recent years have published notable works on the relationship between religion and politics in what in some ways seems to be a post-secular society.