Il piacere della pittura - 9788857506968

Il piacere della pittura: Vivace e corrosivo, breve quanto una passeggiata da Chelsea a Bloomsbury, "Il piacere della pittura" (1934) per la prima volta in traduzione italiana, è un'agevole introduzione alla matura teoria dell'arte di Clive Bell. Perché nelle sale di un museo siamo felici o infelici? Qual è l'origine del piacere o del disappunto davanti ad un'opera d'arte? Bell ci guida in una visita alla National Gallery e ai Musei Vaticani, con digressioni a Parigi e Venezia, per descrivere l'esperienza dell'arte: risposta alle qualità visive della forma, democratica ed elitaria allo stesso tempo, essa è antidoto alla pedanteria del connoisseur e alla presunzione dello snob. "Il piacere della pittura" partecipa, dalla parte dello spettatore, al progetto di rinnovamento delle forme dell'arte e della vita di una generazione di artisti ed intellettuali che l'orrore della seconda guerra mondiale avrebbe tragicamente interrotto.
Lively and corrosive, as short as a walk from Chelsea to Bloomsbury, "the pleasure of painting" (1934) for the first time in Italian translation, it is an easy introduction to mature theory of art by Clive Bell. Because in the halls of a museum we are happy or unhappy? What is the origin of pleasure or disappointment in front of a work of art? Bell guides us on a visit to the National Gallery and the Vatican museums, with asides to Paris and Venice, to describe the experience of art: responding to Visual qualities of form, elitist and democratic at the same time, it is an antidote to the pedantry of the connoisseur and the presumption of snob. "The pleasure of painting" participate, from the Viewer, the renovation project of the forms of art and life of a generation of artists and intellectuals that the horror of World War II would tragically interrupted.