L'isola dei passi perduti - 9788830604353

L'isola dei passi perduti: Zacinto, l'isola che diede i natali a Foscolo, è diventata un giardino di edonismo. Un medico esercita la sua professione nel sonnacchioso paese. In quel consesso di ricchi che ostentano la loro opulenza, il dottore insegna un'arte a quelle latitudini inconsueta: "essere" vale più che "apparire". Ma delle vicende imponderabili minano la serenità del professionista, nonostante la sua longanimità d'animo. C'è una simmetria tra il disincanto del medico, prodigo e colto, e l'incanto dell'isola, aspra ma meravigliosa. Tra riflessioni sull'arte, digressioni filosofiche e presunzioni scientifiche, si snoda una vicenda umana al limite del credibile. Tra due titaniche suggestioni, come il Bene e il Male, si staglia la figura di un medico senza eccessi, la cui linearità e coerenza è messa a dura prova da vicende criminose apparentemente insondabili.
Zacinto, the island that gave birth to Foscolo, has become a garden of hedonism. A doctor practises his profession in the sleepy country. In that group of rich people who flaunt their opulence, the doctor teaches an art to those latitudes unusual: "to be" is worth more than "appearing". But imponderable events undermine the serenity of the professional, despite his long-suffering soul. There is a symmetry between the disenchantment of the doctor, prodigal and cultured, and the enchantment of the island, harsh but wonderful. Between reflections on art, philosophical digressions and scientific presumptions, a human story uncases on the edge of the credible. Between two titanic suggestions, such as Good and Evil, stands out the figure of a doctor without excesses, whose linearity and coherence is put to the test by seemingly unfathomable criminal events.