Studi sulla pittura e sulla scultura del '600-'700 a Firenze - 9788859613091

Studi sulla pittura e sulla scultura del '600-'700 a Firenze: Il volume, un affascinante viaggio nell'arte tra Sei e Settecento, porta alla luce importanti opere inedite e punta l'attenzione sia su artisti di primissimo piano che su altri ancora in attesa di studi monografici adeguati. Partendo dall'esame di dipinti dei fratelli Cesare e Vincenzo Dandini, il primo dei tre contributi offre una panoramica sulla pittura fiorentina fino a metà Settecento, mettendo in luce opere o aspetti finora sconosciuti legati a personalità quali Lorenzo Lippi, Giovanni Martinelli, Francesco Furini, Carlo Dolci, Cecco Bravo, Simone Pignoni e Livio Mehus, fino a giungere a Giovan Camillo Sagrestani e la sua scuola e al grande Giovan Domenico Ferretti. Rivolto in prevalenza a un esame iconologico, legato alla filosofia alchemica, il secondo testo si concentra su un dipinto su specchio di Stefano della Bella, un piccolo "gioiello" finora inedito, intrigante per l'alta qualità e per la criptica lettura simbolica, ricca di accezioni moraleggianti a sfondo escatologico. Chiude l'opera una digressione sulla scultura a Firenze tra il tardo-barocco e il neoclassicismo, da cui emergono artisti come Giuseppe Piamontini, Giovacchino Fortini e Antonio Montauti e altri.
The book, a fascinating journey into the art between the 17th and 18th centuries, brings to light important unpublished works and focuses both on artists of the first order that on others still waiting for monographic studies. Starting from the examination of paintings by the brothers Cesare and Vincenzo Dandini, the first of the three contributions gives an overview on the Florentine painting until mid-18th century, highlighting works or as yet unknown aspects related to personalities such as Lorenzo Lippi, Francesco Furini, Giovanni Martinelli, Carlo Dolci, Cecco Bravo, Simone Pignoni and Livio Mehus, until Giovanni Camillo Sagrestani and his school, and the great Giovan Domenico Ferretti. Aimed mainly at the alchemical philosophy iconological examination, the second text focuses on a side mirror painted by Stefano della Bella, a little "gem" so far unpublished, intriguing for its high quality and for the cryptic symbolic reading, rich in eschatological background issuing moralising meanings. Closes the opera a digression on the sculpture in Florence between the late Baroque and neoclassicism, from which emerge artists like Giuseppe Piamontini, Giovacchino Fortini and Antonio Montauti and others.