I sonetti. Ediz. critica - 9788806238216

I sonetti. Ediz. critica: Belli tenne sempre nascosti i suoi Sonetti, che mostrò e recitò solo ad amici fidati. Dei 23 pubblicati durante la sua vita, solo uno uscì con il suo consenso: un omaggio in versi all'attrice Amalia Bettini che apparve nel 1835 su una rivista teatrale milanese. Meditò tuttavia a lungo di pubblicarli, a partire dal 1831, quando cominciò a sgorgare fluente la sua vena romanesca, che produrrà oltre duemila sonetti prima di arrestarsi nel turbine politico e militare che sconvolse Roma nel 1848-49. Coabitarono in lui la tentazione di bruciarli e la volontà di predisporli per una stampa futura, magari postuma. Nelle sue carte testamentarie ordinò di distruggerli ma affidò in mani sicure i loro autografi, corredati da preziose note per lettori non romani, e disconobbe le copie apocrife o deformate che circolavano sotto il suo nome, in manoscritti o in opuscoli stampati alla macchia. La prima vera edizione delle Poesie inedite belliane, che uscì nel 1865-66, due anni dopo la morte del poeta, a cura del figlio Ciro, contiene 166 poesie italiane in vario metro e 797 sonetti romaneschi, un terzo circa del corpus. Per prevenire la censura pontificia vennero scartati i testi di satira politica e religiosa e quelli di materia erotica. I sonetti inclusi vennero depurati dalle espressioni indecenti e dai riferimenti polemici al clero. Pur così castigata, e perciò criticata, questa silloge è frutto di un'iniziativa coraggiosa, intrapresa quando Porta Pia era ancora intatta. L'anno della breccia, 1870, uscì l'antologia di Duecento sonetti che Luigi Morandi attinse in parte dalla stampa purga
Belli kept always hidden his sonnets, which displayed and acted only to trusted friends. Of the 23 published during his lifetime, only one came out with his consent: a poetic tribute to the actress Amalia Bettini which appeared in 1835 on a theatrical milanese magazine. Mused however for a long time to publish them, since 1831, when he began to gush fluent his vein romanesca, which will produce more than two thousand sonnets before stopping in political and military whirlwind that shook Rome in 1848-49. Coabitarono in him tempted to burn them and the will to prepare them for a future print, perhaps posthumously. In his testamentary papers ordered to destroy them but gave in safe hands their autographs, accompanied by notes for readers not Romans, and disavowed the apocryphal or deformed copies that circulated under his name, in manuscripts or printed booklets to stain. The first true publication of unpublished poems belliane, which came out in 1865-66, two years after the poet's death, by his son Cyrus, contains 166 Italian poems in various metro and 797 Roman sonnets, about a third of the corpus. To prevent papal censorship were discarded the texts of political and religious satire and erotic matters. The sonnets included were purified from indecent expressions and controversial references to the clergy. While thus chastised, and thus criticized, this collection is the result of a courageous initiative, undertaken when Porta Pia was still intact. The year of the breach, 1870, was released the anthology of two hundred sonnets that Luigi Morandi drew in part from the press scouring