Introduzione a Mejerchol'd - 9788865070321

Mejerchol’d, ildemone teatrale che portava a pistola ala cintola, fu il padredela Biomeccanica. Stanco, spossato, annoiatoda riviviscenze e pantomime,da balocchi ed arlecchinate,da botteghedi minuzie realiste e piccoli cabaretdi maschere,definì una pratica nuova chedivenne forma nuova per un nuovo spettacolo. Mejerchol’d colse ciò che s’agitava nel’aria (il clima caldodela rivolta, il rumore sottiledele innovazioni tecniche, il mormorio crescentedel cambiamento) e seppe mutarlo in teoriadrammaturgica. "Voglio fiammeggiaredelo spiritodel mio tempo, - era solitodire - voglio che tutti i cultoridela scena prendano coscienzadela propria alta missione. Midolgodi quei compagni che nondesideranodi evarsi oltre gli interessidi casta, che restano estranei agli interessi sociali. Sì, il teatro può ricostruire ’esistente!". Egli ricostrì ’esistentedel teatro innalzando immense impalcature ferrose, fattedi scalini,di scivoli,di ruote che girano tra catene che rulano. Egli ricostruì ’esistentedel teatro imponendo agli attori a serialitàdel movimento, a compita freddezzadel gesto, ’accenno rigorosodel fregio. Egli ricostruì ’esistentedel teatro permettendo ai motidel’animadi non avvenire più per sospiri, anguori, fregi manierati e romantici ma per sequele significantidi scenografie studiate al milimetro. Egli ricostruì ’esistentedel teatro imponendovi - per una stagione - gli incitamenti ala otta, e alegorie proletarie, gli stantuffidei proclamidi piazza. Sarebbe finita presto asciando, tuttavia, traccia e trama immortale. Edo Belingeri ne fa compendio, racconto, breviario: una introduzione, funzionale, ala breve stagionedi Mejerchol’d, ala breve stagionedela rivoluzionaria Biomeccanica russa