Xenofobia, sicurezza, resistenze. L'ordine pubblico in una città «rossa». Il caso Pisa - 9788857513102

Xenofobia, sicurezza, resistenze. L'ordine pubblico in una città «rossa». Il caso Pisa: Il presente volume analizza il processo di costruzione di politiche sicuritarie legate ai fenomeni di migrazione e di marginalità sociale nel contesto urbano e il ruolo svolto da comitati civici, associazioni e centri sociali nell'affermazione o decostruzione di queste stesse politiche. Si evidenzia come la lotta per contrastare o affermare l'idea forza del sicuritarismo, sia un conflitto sociale e politico di primaria importanza destinato a procrastinarsi nel tempo e a caratterizzare particolarmente lo spazio urbano contemporaneo, costituendo un aspetto ineludibile di qualsiasi riflessione teorica sull'odierna azione collettiva urbana. Per questo l'autore ha ritenuto fondamentale far emergere in termini foucaultiani le pratiche discorsive e le relazioni di potere presenti in una città emblematica come Pisa, dove, accanto ad una persistente retorica solidaristica tipica della subcultura rossa toscana, è andata crescendo negli ultimi anni una politica della stigmatizzazione e della discriminazione nei confronti dei migranti poveri e - come direbbe Sayad - "non sottomessi e non ubbidienti". In una città storicamente considerata luogo di conflitto e di mutamento si scontrano frame dominanti, promossi soprattutto da comitati securitari e da attori sociali strutturati, e codici simbolici alternativi, sostenuti in particolare dalle aree subculturali e dai movimenti sociali antirazzisti e solidaristici. Prefazione di Salvatore Palidda, postfazione di Pietro Saitta.
This volume analyzes the process of building sicuritarie policies related to the phenomena of migration and social marginality in the urban context and the role played by civic committees, associations and social centers in the affirmation or deconstruction of these same policies. It highlights how the struggle to oppose or assert the idea of force securitarianism, both social and political conflict paramount intended to protract in time and characterize particularly contemporary urban space, forming an inescapable aspect of any theoretical reflection on today's urban collective action. For this the author considered it essential to bring out in terms the foucauldian discourse practices and power relations are in an emblematic cities as Pisa, where in addition to a persistent solidarity rhetoric typical of Tuscan red, subculture has been growing in recent years a policy of stigmatization and discrimination against migrants and poor-as-Sayyed "not submitted and not obedient". In a city historically considered to be a place of conflict and change collide dominant frame, promoted mainly by securitari committees and social actors, and alternative symbolic codes, supported in particular by subculturali areas and by social movements to fight racism and solidarity. Foreword by Salvatore Palidda, afterword by Peter S.