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Dalla «rinunzia» alla crusca al romanzo neoclassico. La lingua di Alessandro Verri in Caffè e Notti romane - 9788876674532
di Leonardo Bellomo edito da Cesati, 2013
Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: Dalla «rinunzia» alla crusca al romanzo neoclassico. La lingua di Alessandro Verri in Caffè e Notti romane
- Autore: Leonardo Bellomo
- Editore: Cesati
- Collana: Strumenti di linguistica italiana , Nr. 9
- Data di Pubblicazione: 2013
- Genere: LETTERATURA ITALIANA: CRITICA
- Argomento : Verri, Alessandro
- Pagine: 390
- Dimensioni mm: 230 x 0 x 0
- ISBN-10: 8876674535
- ISBN-13: 9788876674532
Dalla «rinunzia» alla crusca al romanzo neoclassico. La lingua di Alessandro Verri in Caffè e Notti romane: Il volume si propone di individuare divergenze e tratti di continuità fra la lingua utilizzata da Alessandro Verri nel "Caffè", rivista fondato dai membri dell'Accademia dei Pugni pubblicata in fascicoli tra il 1764 e il 1766, e nel suo romanzo neoclassico, "Notti Romane"; opera dalla lunga gestazione rimasta incompiuta dopo ben tre stesure. Il tragitto compiuto dalla prosa di Alessandro Verri dagli anni Sessanta del Settecento agli Ottanta e Novanta, arco temporale che separa le due opere, si muove infatti lungo due direttrici, distinte, ma, allo stesso tempo, parallele e complementari. L'una conduce ad una selezione più accurata del materiale verbale, l'altra alla ricerca di soluzioni che garantiscano un registro più elevato. A mostrare il cambiamento stilistico e linguistico condotto dal Verri sono i tre capitoli del saggio critico, ben suddivisi in aree grammaticali - fonomorfologia e microsintassi, sintassi della frase semplice e lessico - ognuna delle quali mostra chiaramente quanto profonde siano le divergenze tra la prima e la seconda produzione dell'autore. A un assetto vario e composito, aperto a forme e modi antiquati e caratterizzato da un vocabolario di stampo illuminista, europeo, talvolta tecnico, tipico della lingua del Caffè, si contrappone lo stile culto, il repertorio lessicologico tradizionale, aulico, nobilitante, antirealistico, passato al vaglio delle autorità lessicografiche, proprio delle Notti Romane.
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