La scomparsa del pensiero. Perché non possiamo rinunciare a ragionare con la nostra testa - 9788807173202

La scomparsa del pensiero. Perché non possiamo rinunciare a ragionare con la nostra testa: Perché un candidato alla Presidenza degli Stati Uniti può vincere le elezioni sbraitando menzogne come "Costruirò un muro fra gli Stati Uniti e il Messico e sarà il Messico a pagarlo"? Perché abbiamo voglia di comprare una confezione di Nespresso dopo aver vistò l'ennesima pubblicità con George Clooney? Perché se ci troviamo in una città sconosciuta camminiamo con lo sguardo incollato allo schermo del telefonino, preoccupati solo di non perdere di vista Google Maps? Se non riconosciamo più le incoerenze logiche e ci facciamo guidare dagli impulsi emotivi, lasciando che siano altri cervelli (magari digitali) a pensare al posto nostro, che cosa sta succedendo? Logico e filosofo del linguaggio, Ermanno Bencivenga smaschera la più insidiosa delle catastrofi del nostro tempo: la capacità di ragionare rischia di scomparire. Ma ragionare significa tacitare le emozioni e gli impulsi per fare spazio alle idee e, soprattutto, a una discussione ordinata che le analizzi e ne determini il valore, aprendo nuove strade alla nostra convivenza. Raccontando la sua esperienza di professore, Bencivenga mostra che questa "catastrofe gentile", tanto silenziosa quanto devastante, riguarda soprattutto le nuove generazioni, che sono più esposte alla proliferazione forsennata dei mezzi d'informazione e di comunicazione, diventati ormai troppo veloci e potenti rispetto al tempo che il pensiero logico richiede. Con il risultato inquietante che i giovani si abituano sempre più all'idea che qualcun altro, o meglio qualcos'altro, ragionerà per loro. Un saggio schietto e tagliente, che ci mette in guardia
Why can a U.S. presidential candidate win elections by slashes lies like "I'm going to build a wall between the United States and Mexico and Mexico will pay for it"? Why do we want to buy a box of Nespresso after watching yet another George Clooney advert? Because if we are in an unknown city we walk with our eyes glued to the screen of the mobile phone, worried only not to lose sight of Google Maps? If we no longer recognize logical inconsistencies and are guided by emotional impulses, letting other (perhaps digital) brains think about our place, what is going on? Logic and philosopher of language, Ermanno Bencivenga unmasks the most insidious of the catastrophes of our time: the ability to reason is in danger of disappearing. But reasoning means taciting emotions and impulses to make room for ideas and, above all, an orderly discussion that analyzes them and determines their value, opening new paths to our coexistence. Recounting his experience as a professor, Bencivenga shows that this "kind catastrophe", both silent and devastating, concerns above all the new generations, who are more exposed to the fortuitous proliferation of the media and communication, which have become too fast and powerful compared to the time that logical thinking requires. With the disturbing result that young people become more and more accustomed to the idea that someone else, or rather something else, will reason for them. A blunt and sharp wise man, who warns us