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«Con dolore dovetti lasciare la mia cara famiglia». Diario di guerra e prigionia - 9788883149122
di Domenico Bendin Zerbinati L. (cur.) edito da Cierre edizioni, 2017
- € 12.50
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Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: «Con dolore dovetti lasciare la mia cara famiglia». Diario di guerra e prigionia
- Autori : Domenico Bendin Zerbinati L. (cur.)
- Editore: Cierre edizioni
- Collana: Percorsi della memoria
- Data di Pubblicazione: 2017
- Genere: STORIA D'EUROPA
- Argomento : Bendin, Domenico
- Pagine: 116
- Curatore: Zerbinati L.
- ISBN-10: 8883149122
- ISBN-13: 9788883149122
«Con dolore dovetti lasciare la mia cara famiglia». Diario di guerra e prigionia: Nonostante siano trascorsi cento anni dall'inizio della Grande Guerra, dai cassetti meno frequentati delle nostre case riemergono ancora frammenti di quell'esperienza. Uno di questi è il diario di Domenico Bendin. Queste memorie di guerra e di prigionia, scritte su due sottili quadernetti che Domenico è riuscito, tra mille traversìe, a conservare durante la reclusione seguita alla rotta di Caporetto, ci raccontano la sua esperienza di soldato, dal giugno 1916 all'ottobre 1917, e di prigioniero, dal novembre 1917 al maggio 1918, data in cui il diario si interrompe per motivi non noti. Le pagine di Domenico Bendin ci comunicano in modo forte le sue esperienze: l'arruolamento, la guerra e poi la prigionia, che l'acquisita consapevolezza gli suggerisce di trasferire sulla carta, unico mezzo, ieri più di oggi, per trasmettere l'immagine di sé e dei propri sentimenti ai posteri. Ne escono squarci di vita che testimoniano quanto quell'esperienza lo avesse sconvolto e cambiato rispetto al Domenico partito dalla sua città nel giugno 1916.
Despite a hundred years have elapsed since the beginning of the great war, from trays less visited our homes resurface even fragments of that experience. One of these is the diary of Domenico Badr. These memories of war and captivity, written on two thin notebooks that Dominic has managed, despite many travers??e, maintain Kobarid during imprisonment followed the route, tell us about his experience as a soldier, from June 1916 to October 1917, and from November 1917 to May 1918, prisoner, when the timeline is interrupted for reasons not known. The pages of Domenico Badr we communicate so strong his experiences: the recruitment, war and then the captivity, that the acquired awareness suggests that transfer on paper, only means, today more than today, to convey the image of itself and of its feelings for posterity. Do come up glimpses of life which demonstrate how that experience had shaken and changed compared to Domenico party from his hometown in June 1916.
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