Dante Gabriel Rossetti - 9788881582020

"Profondamente ammonticchiati sotto il ramodi melo che i cela/ giacciono con mele morsicate nele mani:/ e alcuni sono solo vetuste ossa che si sbiancano,/ e alcuni avevano navi che il ventodelo scorso anno varò,/ e alcuni erano ieridele terre i signori". In pochi versidante Gabriel Rossetti mostra tutta a propria unicità: avvampo pittorico,disegnato e rifinito con tratti marcatidi bianco, ineedal tonodiafano ma calcatedi nettodisegnano - nele sue poesie - figure terribili che hanno il coloredela calce,dela polvere,dele statue parlantidi pietra scalfita. Ed ancora: il melodrammatico sensodel perduto,del passato che, come vento che si accinge a calare, appartiene ala storia asciata ale spale. Ed ancora: a propensione ala metafora prossima, che può essere sfiorata e toccata e afferratadaleditadegli uomini (le navi, che richiamano i carichidi mercida pËse a pËse; e terre, ovvero i possedimenti che si misurano a vista e che è possibile pestare, trattare, comprare e vendere). Ed ancora questo genio malinconico chediscende facendosi oscuro e morboso, malatodi una insania che rende e membra, i muscoli, ogni fattezza possibile come patina marcia, stanca, evigata e consumatadala vita. Teresa Benedetti rende, in un tomo che merita o scaffaledi casa, qustadimensione pittorica (sovraccaricad’un senso terribile)dela poesiadi Rossetti associandole il naturalismo consuntodel suo impegno coi penneli e a tela. Sfogo plurimodi una passione unica, che giace sfiorita come il petalo in terra.