Massima. Il «Ciriffo Calvaneo» a teatro - 9788878709072

Massima. Il «Ciriffo Calvaneo» a teatro: Pronipote del più noto umanista neoplatonico Girolamo, il canonico Antonio Benivieni il Giovane ricoprì nella Firenze mediceo-granducale del secondo e tardo Cinquecento incarichi di una certa rilevanza tanto in ambito ecclesiastico, con la nomina a vicario generale dell'arcidiocesi, quanto nel vivace panorama umanistico, arrivando a detenere sia il ruolo di console che di censore presso l'Accademia Fiorentina di cui era membro. Ed è credibile ritenere come proprio durante l'esercizio delle più amene attività accademiche, sottraendosi alle cure vicariali e concedendosi momenti di riposo a salvaguardia della sua da sempre periclitante salute, Antonio il Giovane si sia cimentato in un iter drammaturgico personalissimo, in un agone a distanza con i classici, mediato dalle allora attuali teorie sul tragico, quantunque, nelle sue argomentazioni, accortamente dissimulate. Con tale presa di distanza dai contemporanei discettatori di materia teatrale, il nostro, tacitando il riferimento all'imprescindibile magistero aristotelico, aveva inteso far credere di innestare la propria poetica sul più remoto lacerto concettuale formulato da Gorgia Leontino. L'originalità di tale arbitrio trattatistico, l'impossibilità di un'attribuzione certa delle opere alla creatività del canonico, insieme ad altri aspetti tanto formali quanto presuntamente sostanziali, avevano indotto Vincenzo Follini, che per primo si occupò del codice oggi segnato F.N. II.I.91...
Great-nephew of the more famous neo-Platonic humanist Girolamo, Canon Antonio Benivieni young held in Florence the Medici-2nd and late 16th-century Ducal positions of importance both in the ecclesiastic, with his appointment as Vicar General of the Archdiocese, as in the lively panorama humanistic, coming to own the role of censor console at the Florentine Academy of which he was a member. And is believable feel like during the exercise of idyllic locations academic activities without the care and protection of indulging moments of rest to vicarial its always periclitante health, Antonio the younger has competed in a dramatic career, personal, in a contest with the classics, mediated by then current theories on the tragic, although, in his arguments, cleverly disguised. With such a distancing by contemporaries discettatori theatrical matter, ours, so by smoothing over the reference to essential Aristotelian Magisterium, had intended to make to graft its earliest conceptual poetics on fragment formulated by Gorgias Leontino. The originality of that will trattatistico, the impossibility of a certain attribution of works to the creativity of the Canon, along with other formal substantive aspects supposedly led Vincenzo Follini, who first took charge of the code today marked F.N. II. I. 91 ...