Il cane a tre zampe di Galina Petrovna - 9788830443136

Il cane a tre zampe di Galina Petrovna: Una settantina d'anni molto ben portati, vedova da quaranta, senza figli, Galina Petrovna vive per la sua adorata cagnolina a tre zampe Boroda, in una placida quotidianità che si divide fra la casa, l'orto e il centro ricreativo per anziani di Azov, la cittadina russa dove ha sempre vissuto. Fedele alle proprie convinzioni, Galina (Galja per gli amici) rifiuta la corte del mite pensionato Vasilij, come rifiuta di mettere il collare alla sua Boroda, così chiamata per la sottile barbetta a punta che le conferisce un'aria molto simpatica. Ma Galja non sa che il mondo è spaccato in due: c'è chi come lei adora gli animali, li ama come se fossero esseri umani, e chi li odia ferocemente. Un giorno, proprio perché libera di vagare fra il giardino e la strada, Boroda viene imprigionata nel furgone del Disinfestatore, l'accalappiacani della città, e portata via. Galja chiede disperatamente aiuto a Vasilij, che le mette a disposizione il proprio sgangherato sidecar. Partiti all'inseguimento del furgone, i due anziani iniziano un'avventura che farà sorridere e commuovere allo stesso tempo, e che ci immergerà in una provincia russa post-sovietica dove il tempo sembra essersi fermato, popolata di personaggi vivaci, riottosi, imprevedibili. In poche parole, incredibilmente umani.
Seventy years very well worn, a widow for forty, childless, Galina Petrovna lives for his beloved three-legged dog Boroda, a placid everyday which is divided between the House, the garden and the Recreation Center for senior citizens of Azov, Russian town where he has always lived. Faithful to their convictions, Galina (Galya for friends) rejects the Court of mild pensioner Vasily, like refusing to put the collar on his thin goatee Boroda, so named for the tip which gives it a really nice air. But Galya does not know that the world is split in two: there are those who like she loves animals, love them as if they were humans, and who hates them fiercely. One day, precisely because it is free to wander between the garden and the street, Boroda is imprisoned in the van of the Exterminator, the dogcatcher in the city, and took her away. Galya asks desperately for help to Vassily, that puts its ramshackle sidecar. Parties in pursuit of the van, the two elders are beginning an adventure that will make you smile and cry at the same time, and immerse us in a post-Soviet Russian province where time seems to stand still, populated with vivid characters, riotous, unpredictable. In a nutshell, incredibly human.