I guerrieri del Gododdin. Ediz. critica - 9788879842662

I guerrieri del Gododdin. Ediz. critica: Ancora quasi del tutto sconosciuto al di fuori della filologia celtica, il Gododdin gallese è in realtà il primo poete eroico del medioevo occidentale. Ambientato presso le scogliere e gli altipiani ai confìnì ma meridionali dell'attuale Scozia, racconta la storia della sfortuna impresa di un manipolo di guerrieri di stirpe brittonica sterminati da schiere congiunte di Sassoni, Romani e Pitti. Affresco mirabile della dark age celtica e pre-celtica del VI secolo, il Gododdin è un testo dallo stile epico 'roccioso' e potente, in cui l'unico sopravvissuto al massacro (il poeta Aneirin) ci parla, come l'Ismaele di Moby Dick, della vita e della morte, della solitudine e dell'amicizia. I paesi nordici, che sembrano rappresentare l'unica forma di vita permanente di fronte allo scomparire delle cose, sono lo sfondo e al tempo stesso i protagonisti della vicenda. Ma è soprattutto la vastità della parola poetica, con la sua funzione demiurgica, con la sua capacità di commemorazione e di riparazione a scandire e dilatare lo spazio narrativo e geografico del poema, sempre in bilico tra uno slancio vitale e fisico e una verità implacabile e desolante. Questa nuova edizione, la prima mai pubblicata con traduzione in italiano, avvicina il lettore a un poema che affonda le sue radici nella grande tadizione eroica indoeuropea, come il Manas medio-indiano, il Táin Bó Cúailnge irlandese, il Maldon anglosassone; e come, in fondo le stesse canzone di gesta antico-francesi e castigliane.
Still almost entirely unknown outside of Celtic philology, the Welsh Gododdin is actually the first heroic poet of the Western Middle Ages. Set in the cliffs and highlands at the southern but southern coasts of present-day Scotland, it tells the story of the unfortunate feat of a handful of warriors of British lineage exterminated by joint ranks of Saxons, Romans and Pitti. An admirable fresco of the Celtic and pre-Celtic dark age of the 6th century, the Gododdin is a text with an epic 'rocky' and powerful style, in which the only survivor of the massacre (the poet Aneirin) speaks to us, like the Ishmael of Moby Dick, of life and death, of loneliness and friendship. The Nordic countries, which seem to represent the only permanent form of life in the face of the disappearance of things, are the background and at the same time the protagonists of the story. But it is above all the vastness of the word poetic, with its demiurgical function, with its ability of commemoration and repair to punctuate and expand the narrative and geographical space of the poem, always hovering between a vital and physical impulse and a relentless and bleak truth. This new edition, the first ever published with Translation in Italian, brings the reader closer to a poem that has its roots in the great Indo-European heroic tadition, such as the middle-Indian Manas, the Irish Toin B. Caailnge, the Anglo-Saxon Maldon; and how, after all, the same song of ancient-French and Castilian deeds.