Godere senza limiti. Un italiano nel maggio '68 a Parigi - 9788857545318

Godere senza limiti. Un italiano nel maggio '68 a Parigi: Trovarsi a diciannove anni, studente italiano alla Sorbona di Parigi, nella tempesta del Maggio '68. E trovarsi lì da militante di estrema sinistra, arrestato e picchiato dalla polizia, vivendo una vita di bohème, ricca di esperienze culturali. A partire da questi eventi, Sergio Benvenuto - oggi psicoanalista e saggista - costruisce un libro volutamente polifonico: a un tempo diario personale, riflessione filosofica sull'epoca e sugli avvenimenti, ricostruzione politica delle vicende, paragone con l'oggi. Una forma straripante di testimonianza: descrivere non solo una città, Parigi, allora immersa negli anni ruggenti dello strutturalismo e al picco del prestigio culturale, circonfusa di un mito che l'autore considera soprattutto americano, ma anche una generazione che nel '68, e non solo in Italia e in Francia, si espresse in modo spettacolare, "firmando" quell'epoca. Benvenuto, senza nostalgie, dipinge un affresco rievocativo dell'epoca senza risparmiare critiche, anche spietate, a errori e miti dell'epoca, e della carica generosa e ingenua dell'impegno, sia politico sia intellettuale, di una generazione che si avvia verso la notte.
Be at nineteen, Italian student at the Sorbonne in Paris, in the storm of may ' 68. And be there by far-left militant, arrested and beaten by the police, by living a life of Bohemian, rich cultural experiences. Starting from these events, Sergio Benvenuto-today psychoanalyst and essayist-construct a book deliberately polyphonic: both personal journal, philosophical reflection on time and on the events, political reconstruction of the events, compared with today. A form overflowing with testimony: tell us not only a city, Paris, then immersed in the roaring years of structuralism and at the peak of cultural prestige, bathed by a myth that the author considers mostly American, but also a generation that in ' 68, and not only in Italy and in France, expressed it in spectacular fashion, "signing" that time. Welcome, without nostalgia, he painted a fresco reminiscent of the era without sparing criticisms, even ruthless, errors and myths of the time, and ing??nue and generous commitment charge, both political and intellectual, of a generation that is moving towards the night.