Nuovo Medioevo - 9788893252096

Nuovo Medioevo: «La rivoluzione in Russia c'è stata. Questo è un fatto, e non resta che prenderne atto. Constatare un fatto non vuol dire apprezzarlo. La rivoluzione è un fenomeno naturale, come il terremoto in Giappone, e non ha senso discutere se riconoscerla oppure no. La Rivoluzione russa è una grande disgrazia. Non vi è mai stata una rivoluzione felice. Ma le rivoluzioni sono opera della saggezza divina, e per questo i popoli hanno molto da impararne». Pubblicato a Berlino nel 1923, grazie alla sua prosa incalzante e visionaria e alle sue intuizioni sorprendenti, "Nuovo Medioevo" è il libro che ha dato a Berdjaev celebrità internazionale. Il filosofo russo articola la sua concezione della storia a partire dal Rinascimento, quel momento in cui in Italia, e in Europa, si raggiunsero le vette più alte del pensiero e della produzione artistica: da Giotto a Michelangelo, da Dante a Piero della Francesca. La vera forza propulsiva del Rinascimento, però, va scovata nella convivenza tra la spiritualità cristiana medievale e una nuova visione del mondo, l'umanesimo. Se la modernità non è altro che la storia del progressivo smarrimento dei valori cristiani in favore della completa egemonia dell'umanesimo, la Rivoluzione russa rappresenta la loro completa dissoluzione e il fallimento dell'umanesimo stesso. Questo deserto spirituale, però, non è un esito, ma solo un'ulteriore tappa della storia: a riscattarci da questa condizione sarà il Nuovo Medioevo. Non un'epoca buia, ma un periodo di rifioritura spirituale e culturale.
??The revolution in Russia there was. This is a fact, and not just have to acknowledge them. To see a fact doesn't mean appreciating it. The revolution is a natural phenomenon like the earthquake in Japan, and it makes no sense to discuss whether to recognize it or not. The Russian revolution is a great disgrace. There has never been a happy revolution. But the revolutions are the work of divine wisdom, and for this the people have a lot to learn. " Published in Berlin in 1923, due to its relentless and visionary prose and its amazing insights, "New dark ages" is the book that gave Berdyaev international celebrity. The Russian philosopher articulated his conception of history since the Renaissance, the moment when in Italy and in Europe, it reached the highest peaks of thought and artistic production: from Giotto to Michelangelo, from Dante to Piero della Francesca. The real driving force of the Renaissance, however, all found in the coexistence of the medieval Christian spirituality and a new vision of the world, humanism. If modernity is nothing more than the story of the gradual loss of Christian values in favour of complete hegemony of humanism, the Russian revolution represents their complete dissolution and bankruptcy of humanism. This spiritual desert, however, is not a result, but just another step in history: to rescue us from this condition will be the new middle ages. Not a dark age, but a period of spiritual and cultural revival.