Cantavamo Dio è morto. Il '68 dei cattolici - 9788838499296

Cantavamo Dio è morto. Il '68 dei cattolici: II Sessantotto è nato cattolico. Cattolici furono i primi leader del "movimento" e cattolica fu pure la prima università occupata. Non solo: i contestatori riuscirono a inviare un loro messaggero in Vaticano, dove venne ricevuto dal sottosegretario di Stato, mentre Paolo VI in persona diceva di voler incontrare gli studenti in rivolta... Poi le strade imboccate sono state più laiche, anzi secolarizzate, fino all'occupazione della cattedrale di Parma, alle polemiche sul Catechismo Olandese e alle critiche all'enciclica Humanae Vitae. E da queste strade ha preso vita il Sessantotto come lo conosciamo noi, oggi. Per capire la vera natura di questo fenomeno, occorre però ritornare alle origini, per scoprire quali fossero i veri ideali della prima ora - traditi in seguito per essere rimpianti oggi - e quali invece i falsi miti elaborati a posteriori. Quei miti che fecero del Sessantotto una rivoluzione formidabile, un moto spontaneo, nonviolento e democratico. Invece, nulla di tutto questo. Come ben dimostrano documenti e interviste ai protagonisti di allora.
II sixty-eight was born Catholic. Catholics were the first Catholic leader of the "movement" and was also the first occupied University. Not only that, the protesters managed to send a Messenger to the Vatican, where he was received by Minister of State, while Paul VI himself he said he wanted to meet with students in revolt ... Then the streets take were more secular, or rather secularized societies, until the occupation of the Cathedral of Parma, to controversies on the Dutch Catechism and criticisms on the Encyclical Humanae Vitae. And from these streets came to life the sixty-eight as we know it today. To understand the true nature of this phenomenon, we must return to basics, to discover what the true ideals of the first hour-betrayed afterwards to be regrets today-and which are the myths that are processed after the event. Those myths that made the sixty-eight a formidable revolution, a spontaneous, nonviolent and democratic. Instead, nothing like that. As well show documents and interviews.