Picasso. Tra cubismo e classicismo 1915-1925. Ediz. a colori - 9788857236087

Picasso. Tra cubismo e classicismo 1915-1925. Ediz. a colori: Nel febbraio del 1917, mentre in Europa infuria la Grande Guerra, Pablo Picasso arriva per la prima volta in Italia, al seguito dell'amico Jean Cocteau. All'età di trentasei anni è già l'artista affermato che ha guidato la rivoluzione cubista. Durante il suo soggiorno a Roma e Napoli, rimane fortemente impressionato dalle rovine romane della capitale e dall'arte popolare partenopea. Lontano dai campi di battaglia, insieme a Cocteau, Djagilev, Massine e Stravinskij, Picasso cerca di individuare una propria via verso il modernismo, capace di coltivare il paradigma classico, non tanto come tradimento dell'arte moderna sotto la pressione del nazionalismo, ma come mezzo per sfruttare gli impulsi primitivisti e modernisti. La prima pietra fu posata a Roma, quando Picasso ideò i costumi, le scene e il sipario di Parade (su musica di Satie), che qualche mese più tardi debuttò a Parigi, diventando un vero e proprio caso. Un secolo dopo il viaggio di Picasso in Italia questa retrospettiva esplora le sperimentazioni stilistiche dell'artista: dalle giocose superfici decorative dei collage eseguiti durante la guerra al realismo stilizzato degli anni di Djagilev, dalle nature morte d'ispirazione cubista alle opere classiche, contraddistinte da una grandiosità che si richiama all'antico. Questa mostra è parte della manifestazione "Picasso-Mediterranée", un evento culturale di respiro internazionale che si svolge tra il 2017 e il 2019. Il programma, a cui partecipano più di sessanta istituzioni, comprende una serie di iniziative articolate intorno all'opera "ostinatamente mediterranea" di
In February 1917, while World War I raged in Europe, Pablo Picasso first arrives in Italy, in the wake of his friend Jean Cocteau. At the age of thirty-six years is already an established artist who led the Cubist revolution. During his stay in Rome and Naples, remains strongly impressed by the capital's Roman ruins and the Neapolitan folk art. Away from the battlefields, along with Cocteau, Diaghilev, Massine and Stravinsky, Picasso tries to find its own way to modernism, able to cultivate the classic paradigm, not so much as a betrayal of modern art under the pressure of nationalism, but as a means to exploit primitivist impulses and Modernists. The foundation stone was laid in Rome, when Picasso designed the costumes, sets and the curtain of Parade (music by Satie), which a few months later she made her debut in Paris, becoming a real case. A century after Picasso's journey in Italy this retrospective explores the stylistic experimentation of the artist: from playful decorative surfaces of stylized realism collage performed during the war years of Diaghilev, from still lifes Cubist-inspired classical works, with a grandeur that recalls the past. This exhibition is part of the exhibition "Picasso-Mediterran??e", a cultural event of international scope that takes place between 2017 and 2019. The program, attended by more than sixty institutions, includes a series of initiatives articulated around the work "obstinately mediterranea" di