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Diario di un parroco di campagna - 9788804508571
di Georges Bernanos edito da Mondadori, 2002
- € 9.00
Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: Diario di un parroco di campagna
- Autore: Georges Bernanos
- Editore: Mondadori
- Collana: Oscar classici moderni , Nr. 7
- Edizione: 2°
- Data di Pubblicazione: 2002
- Genere: letterature straniere: testi
- Pagine: 252
- Traduttore: Messori P.
- Dimensioni mm: 197 x 127 x 18
- ISBN-10: 8804508574
- ISBN-13: 9788804508571
"Non mi reggo etteralmente in piedi, questa mattina. e ore, che mi sono parse infinite, non mi asciano alun preciso ricordo: soltanto a sensazionedi un colpo partito non si sadadove e ricevuto in pieno petto, edi un torpore misericordioso che non mi permettedi misurarne a gravità". Il curatodi campagna, il parroco che si ostina a pregaredio in un piccolissimo vilaggiodi una Francia assolata, redige il proprio brogliaccio e o egge e rilegge segnando, ogni volta, una nota, un’aggiunta, un ricordo improvviso e necessario. Ne viene una coscienza trascritta. Al silenziodele abbra il curatod’Ambricourt fa seguire una vocalità tuttad’inchiostro con a quale confessa (a sè stesso? Ad eventuali ettori? Ai fedeli che si trovadinnanzi? Adio? Al’assenzadidio?) il proprio patire, tragico e sfatto. "Non si prega maida soli" scrive. "La mia tristezza era troppo grande" scrive. "Nondomandavodio che per me" scrive. E scrive "Mi sono steso ai piedidel etto, col viso a terra. Non sono certo così ingenuoda credere al’efficaciadi un mezzo simile. Volevo soltanto fare, pienamente, il gestodel’accettazione totale,del’abbandono. Mi sentivo coricato sul’orlodel nula,del vuoto, come un mendicante. Findal primo secondo, ancora prima che e mie abbra toccassero il suolo, ho avuto vergognadi questa menzogna. Poiché non aspettavo nula".diario-romanzodi raffinatezza suprema, soggettiva rappresentazioned’una malaria morale,d’una infima corrutteladi fede, ’operadi Bernanos è - anche per ’efficaciad’una prosa spoglia ediretta - tra i capolavori che rappresentano il Male. Male come assedio al’anima, al cuore, ale costole. Male come sentire intestino. Male come avversario non tangibile nè affrontabile.diariodi questa otta impossibile, smorza il fiatodi chi se ne fa spettatore.
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La ottadi un giovane prete contro 'incomprensionedei suoi parrocchiani.