Detroit. Viaggio nella città degli estremi - 9788815285164

Detroit. Viaggio nella città degli estremi: Detroit, fucina permanente di situazioni estreme, è una specie di teatro in cui si rappresentano senza mediazioni o aggiustamenti le dinamiche di trasformazione cui va soggetto l'Occidente. Motor City, la capitale dell'automobile, in espansione vertiginosa per tanta parte del Novecento, da oltre mezzo secolo è precipitata nel baratro della deindustrializzazione, della povertà e della protesta razziale, diventando sinonimo di degrado urbano e di pericolosità sociale. Come è passata Detroit da un estremo all'altro? Il libro racconta l'evoluzione della città soprattutto attraverso i luoghi e le personalità che l'hanno segnata: il trionfo della fabbrica fordista con Henry Ford e Diego Rivera, chiamato a realizzare i celebri murales sull'industria; le lotte sindacali e sociali con la figura del sindacalista Walter Reuther; le proteste razziali con Rosa Parks, Martin Luther King e Malcolm X, che qui tennero alcuni dei loro discorsi più importanti. E il futuro dell'auto, dopo Sergio Marchionne. Alla fine, Detroit appare come una sorta di teatro delle contraddizioni della contemporaneità occidentale esposte nella loro forma più diretta, talvolta brutale.
Detroit, a permanent forge of extreme situations, is a kind of theatre in which the dynamics of transformation to which the West is subject are represented without mediation or adjustment. Motor City, the automobile capital, which has been booming for much of the 20th century, has for more than half a century plunged into the abyss of deindustrialisation, poverty and racial protest, becoming synonymous with urban degradation and social danger. How did Detroit go from one end to the other? The book tells the evolution of the city especially through the places and personalities that marked it: the triumph of the Fordist factory with Henry Ford and Diego Rivera, called to make the famous murals on the industry; trade union and social struggles with the trade unionist Walter Reuther; the racial protests with Rosa Parks, Martin Luther King and Malcolm X, who here held some of their most important speeches. And the future of the car, after Sergio Marchionne. In the end, Detroit appears as a kind of theater of the contradictions of Western contemporaneity exposed in their most direct, sometimes brutal form.