Disarmonie. Il caso del Kitsch - 9788820756420

Disarmonie. Il caso del Kitsch: Perché la robotica ha sviluppato al suo interno una tradizione antropomorfa perseguendo risultati che, in fondo, non si discostano molto dalla tradizione degli automi settecenteschi? Cosa spinge un progettista a rivestire la macchina con una guaina di latex per riprodurre la pelle umana? L'utopia della creazione del 'doppio' ha seri precedenti nella storia della cultura: dagli automi, magari solo immaginati, del mondo greco alle bourguignotte di Filippo Negroli, dalle statue di cera alle raccolte delle kunstkammer fino al Turco dell'affascinante barone Kempelen. La storia di questi sogni imperfetti ha avuto come inevitabile risultato il kitsch, una costante della storia della cultura che assume un andamento variabile in relazione alle innovazioni e, dunque, alle tecnologie, ai linguaggi e agli strumenti che, di epoca in epoca, si rendono disponibili. L'inclinazione a replicare le cose che lo circondano è dunque, per l'uomo, una tentazione permanente e, insieme, una delle tante vie possibili per approdare al kitsch. Introduzione di Alberto Oliverio.
Why Robotics developed within an anthropomorphic tradition by pursuing results that basically do not differ much from the tradition of eighteenth-century automatons? What makes a designer to cover the machine with a latex sheath to reproduce human skin? The utopia of the creation of the ' double ' has serious precedent in the history of culture: by automatons, even if only imagined, of the Greek world at bourguignotte di Filippo Negroli, the wax figures at the kunstkammer collections until Turkish dell'affascinante Baron Kempelen. The history of these imperfect dreams had as consequence the kitsch, a constant in the history of culture which takes a variable trend in relation to innovations and technologies, programming languages and tools, from age to age, become available. The inclination to replicate things surrounding it is thus, for men, a permanent temptation and, together, one of the many possible pathways for the kitsch. Introduction by Alberto Oliverio.