Marguerite Duras. Visioni veneziane - 9788871155555

Marguerite Duras. Visioni veneziane: Marguerite Duras, narratrice, ma soprattutto artista 'a tutto tondo', intellettuale nomade e inquieta, capace con la propria personalità di sconvolgere le convenzioni e di contaminare i generi, forgiando un universo assolutamente inimitabile, emerge come figura chiave del Novecento nei diversi contributi raccolti in questo volume. La forma letteraria e - in particolare quella romanzesca, il teatro, il cinema, nelle loro varianti codificate e, apparentemente, immutabili, diventano script, cineromanzo, testo teatro film ecc., abilmente scomposti e rivisitati dall'autrice di opere di grande tensione simbolica come Un barrage contre le Pacifique o Le ravissement de Lol V. Stein. Una sperimentazione aperta e stratificata, che avviene nel segno di una continuità esistenziale intessuta di echi e di rimandi di vario genere e che trova la propria ragion d'essere nell'indagine su un soggetto umano che si presenta come costitutivamente frammentato, disarticolato, scisso, nello scandaglio di una realtà storica mutevole e incompiuta, dove abbondano vuoti, assenze, rimpianti. A poco più di dieci anni dalla morte della Duras, i saggi qui presentati, oltre ad esaminare criticamente singoli aspetti della sua opera, la proiettano sullo sfondo più vasto delle pratiche letterarie e artistiche contemporanee.
Marguerite Duras, Narrator, but especially artist ' in the round ', intellectual Nomad and restless, able with their own personality to upset the conventions and contaminating the kinds, forging a universe absolutely inimitable, emerges as a key figure of the twentieth century in the various contributions in this volume. The literary form and-in particular-the romance, the theatre, cinema, in their encoded variants and apparently immutable, become script, photonovel, text Theater movies etc., deftly decomposed and revisited by the author of works of great symbolic tension like a barrage contre le Pacifique or Le ravissement de Lol v. Stein. Open and layered experimentation, which takes place in the sign of an existential continuity interwoven with echoes and reference of various kinds and which finds its raison d'etre in the investigation of a human subject, which is inherently fragmented, disjointed, rescinded, in solder a historical reality changing and incomplete, full of empty, absences, no regrets. Just over ten years after the death of Duras, the essays here presented, in addition to critically examine individual aspects of his work, the project background the broader literary and contemporary artistic practices.