Chimica dell'insurrezione - 9788857506876

Chimica dell'insurrezione: La violenza è il primo strumento degli stupidi, ma anche l'ultima possibilità per i poveri di ogni epoca e di ogni paese. La reazione violenta, condannata da tutti in teoria, ha spesso delle valide ragioni. Questo libro le indaga con acume teorico e uno stile piacevole da libello polemico. Quando la distanza tra i potenti e la gente si fa troppo grande, quando il popolo senza pane e dignità viene mandato a mangiare brioches, il rispetto per il governo non è più dovuto. La rivolta è dietro l'angolo, quando il potere dei pochi diventa sopruso sui molti. Senza incitare all'insurrezione, questo libro esorta la collettività a difendersi dal totalitarismo, ossia dal disprezzo per i bisogni delle classi più povere.
Violence is the first instrument of fools, but also the last chance for the poor people of every age and every country. The backlash, condemned by all in theory, often has some valid reasons. This book explores with wit and a style pleasing to polemical pamphlet. When the distance between the powerful and the people gets too big, when the people without bread and dignity was sent to eat croissants, respect for the Government no longer due. The uprising is just around the corner, when the power of the few becomes abuse of power over the many. No incitement to insurrection, this book urges the community to guard against totalitarianism, the disregard for the needs of the poorer classes.