Testimoni dell'eschaton. Monaci siro-orientali in un'età di torbidi - 9788815283917

Testimoni dell'eschaton. Monaci siro-orientali in un'età di torbidi: Il VII secolo è nel Vicino Oriente un tempo di radicali mutamenti. Si apre con una lunga guerra che oppone la Persia a Bisanzio per il controllo delle terre che si estendono dal Mediterraneo all'altopiano iranico, fino ai confini della Cina, e si chiude con l'affermarsi del califfato omayyade che pone fine al regno sasanide e respinge i bizantini entro i confini dell'Asia Minore. In questo contesto di profondi rivolgimenti la chiesa siro-orientale, minacciata nella compattezza delle sue comunità dalla vivace propaganda di chiese rivali, deve affrontare anche i problemi che le pone la nuova dominazione arabo-islamica. I sedimentati benché precari rapporti con il potere - un potere sempre "pagano" - devono essere ripensati, e questo riattiva al suo interno sensibilità e tradizioni pastorali, teologiche e spirituali diverse e contrapposte. I saggi qui raccolti esplorano tali tensioni facendo perno su quell'ala del monachesimo siro-orientale che allora proponeva alla comunità cristiana dinanzi all'eretico e al "pagano" la mera testimonianza dell'eschaton e della carità. Di questi ambienti la figura più rappresentativa è Isacco di Ninive, vescovo e solitario, nato negli ultimi anni della stagione sasanide e attivo soprattutto nei primi decenni dell'affermazione del potere omayyade, nel periodo di massima fioritura della testimonianza e scrittura mistica in area siriaca.
The 7th century is a time of radical change in the Middle East. It opens with a long war that opposes Persia in Byzantium for control of the lands that extend from the Mediterranean to the Iranian plateau, to the borders of China, and ends with the emergence of the Umayyad caliphate that ends the Sassanid kingdom and rejects the Byzantines within the borders of Asia Minor. In this context of profound upheavals, the Syrian-Eastern church, threatened in the compactness of its communities by the lively propaganda of rival churches, also faces the problems that poses the new Arab-Islamic domination. The sedimentated although precarious relations with power - a power always "pagan" - must be rethought, and this reactivates within it different and opposing pastoral, theological and spiritual traditions. The essays collected here explore these tensions by pining on that wing of the Syrian-Eastern monasticism that at that time proposed to the Christian community before the heretic and the "pagan" the mere testimony of eschaton and charity. Of these environments the most representative figure is Isaac of Nineveh, bishop and solitary, born in the last years of the sassanid season and active especially in the first decades of the affirmation of Umayyad power, in the period of maximum flowering of the testimony and mystical writing in the Syrian area.