Territori della condivisione. Una nuova città - 9788874626472

Territori della condivisione. Una nuova città: Nella città europea sempre più episodi mostrano l'irrobustirsi di legami orizzontali su uno sfondo rigorosamente individualista: associazionismi di vario tipo, azioni collettive non necessariamente durature, comunanze poco intenzionate e incontri in luoghi estranei all'idea corrente di spazio pubblico. Nella città europea, forme temporanee e fragili segnano il mutamento dei valori attribuiti all'abitare attraverso una fenomenologia ampia che ha ragioni di ordine economico, relazionale, simbolico, culturale, religioso. Questo volume intende distinguere due diversi orientamenti. Il primo si riferisce a casi di condivisione che, pur utilizzando la città, si dicono estranei a essa: un atteggiamento che potrebbe ascriversi a una inedita forma di antiurbanesimo. Il secondo si riferisce alla volontà di rifondare un'urbanità laddove si ritiene non vi sia: una posizione tesa a riscrivere nuovi urbanesimi. Da un lato il rifiuto della città dal suo interno, la secessione. Dall'altro una certa euforia sulla possibilità di ricostruire forme di socialità fuori dal paradigma moderno, dalle sue norme, valori, conflitti e ragioni.
In European cities increasingly sequences show the rise in power of horizontal ties on a strictly individualistic: associazionismi of various kinds, not necessarily long-lasting collective actions, little commonalities intending and meetings in locations unrelated to the current idea of public space. In European cities, temporary and fragile forms mark a change of value attributed to living through a phenomenology that has economic reasons, symbolic, cultural, relational, religious. This volume seeks to distinguish two different orientations. The first relates to cases which, while sharing using the city, say they are unrelated to it: an attitude which could be ascribed to an unprecedented form of antiurbanesimo. The second refers to the desire to re-establish an urbanity where it considers there to be a tense position to rewrite new urbanesimi. On the one hand, the refusal of the city from the inside, the secession. On the other hand a certain euphoria on the ability to trace forms of sociality outside the modern paradigm, by its standards, values, conflict and reasons.