Spazi che contano. Il progetto urbanistico in epoca neo-liberale - 9788868435400

Spazi che contano. Il progetto urbanistico in epoca neo-liberale: L'attacco al riduzionismo funzionalista negli anni settanta veniva portato avanti entro almeno due differenti angolazioni. Da un lato Henri Lefebvre, a sfidare l'ortodossia marxista. Dall'altro, la pista anarchica di Colin Ward. La critica al riduzionismo funzionalista è già tutta lì, compresa negli attacchi rivolti all'incapacità del funzionalismo di cogliere l'essenza della città. Oggi il progetto urbanistico rischia di finire entro le maglie di un nuovo funzionalismo. Questa l'ipotesi che il libro propone, a valle di alcune ampie ricerche condotte su territori europei. Il progetto contemporaneo è, di nuovo, un progetto funzionalista perché gioca tutto su aspetti percettivi, di sensibilità, di comfort; sulla necessità di rinforzare identità e abitabilità per un soggetto scarnificato e astratto; rende lo spazio e la società piatti. Spazio e società non sono piatti, neppure negli anni della crisi che molte cose ha ridotto. Al contrario, i territori europei mostrano questioni complesse che hanno a che fare con le ambiguità del vivere assieme in società individualizzate, con l'intimità e l'esibizione, con il deflagrare dei diritti relativi all'abitare, in un'epoca segnata dalla loro forte restrizione. Scopo di questo libro è mettere in evidenza questi snodi affinché essi mantengano la loro problematicità.
The attack on the functionalist reductionism in the 1970s was carried out by at least two different angles. On the one hand, to challenge Marxist orthodoxy Henri Lefebvre. On the other, the anarchist Colin Ward. Criticism of the functionalist reductionism is already all there, including in the attacks to the inability of functionalism to capture the essence of the city. Today, the plan is likely to end up before a new functionalism. This suggested that the book proposes, after some extensive research conducted on European territories. The contemporary project is, again, a functionalist project because it plays all about perceptual, sensitivity and comfort; the need to strengthen identity and habitability for a torn and lacerated and abstract; makes the space and society courses. Space and society are not dishes, even during the years of crisis that many things reduced. In contrast, European territories show complex issues that have to do with the ambiguities of living together in individualized society, with intimacy and performance, with the burst of rights relating to housing, in an era marked by their strong restriction. Purpose of this book is to highlight these joints so that they maintain their problematic nature.