Ettore Passerin d'Entrèves. Uno storico «eretico» del Novecento - 9788837231392

Ettore Passerin d'Entrèves. Uno storico «eretico» del Novecento: "Era possibile, secondo Passerai, leggere un'altra storia dello storicismo, o, per meglio dire, la storia di un altro storicismo, intrecciato con il primo, ma connotato, in virtù delle sue radici cristiane attinte consapevolmente o inconsapevolmente, da un invalicabile "senso del limite" della conoscenza storica, da un vivo "senso di quell'immenso e continuo atto di coscienza e di volontà, che è il cammino dell'uomo nella storia". Si trattava del solo storicismo capace di sottrarre irrevocabilmente la libertà dell'uomo nella storia ad ogni sorta di "tirannia teologica": non solo, dunque, a quella, già menzionata, di un Dio concepito come un ente "esteriore", ma anche alla non meno oppressiva tirannia esercitata da leggi concepite come immanenti nella storia, ma dipendenti da logiche sovrastanti e totalizzanti dettate dalla Ragione o dalla Natura o dallo Spirito. Era all'interno di un siffatto storicismo cristiano - ma laico, perché strutturalmente disposto al dialogo - che Passerin individuava lo scenario concettuale e valoriale più pertinente alla propria sensibilità di storico e credente, facendone risalire le origini a Giambattista Vico (da cui peraltro erano scaturite, a suo dire, ambedue le tendenze storicistiche) e identificandone le manifestazioni a lui più congeniali in personaggi come Manzoni, Newman, Sturzo." (dall'Introduzione di Francesco Traniello)
"It was possible, according to Spend, read another story of Historicism, or rather the story of another Historicism, intertwined with the first, but characterized, by virtue of its Christian roots from knowingly or unknowingly by a impassable "sense of limit" of historical knowledge, from a keen sense of that immense and ongoing Act of consciousness and willpower, which is man's journey in history. " It was the only Historicism able to subtract irrevocably human freedom in history to all sorts of "theological tyranny": not only, therefore, by the already mentioned, a God conceived as an institution "outside", but also no less oppressive tyranny exercised by laws conceived as inherent in the story, but dependent on the logic above and all-encompassing dictated by reason or by nature or by the spirit. It was within such a Christian-secular, because structurally Historicism but willing to dialogue-that most relevant conceptual and ethical scenario Passerin identified to their historical sensitivity and believer, making trace its origins to Giambattista Vico (from which they were drawn, he said, both historical trends) and identifying the events to him more congenial in characters like Manzoni, Newman, Sturzo. " (from the introduction by Francesco Traniello)