Crimini di guerra e contro l'umanità. Le violenze ai civili sul fronte orientale (1914-1919) - 9788840015798

Crimini di guerra e contro l'umanità. Le violenze ai civili sul fronte orientale (1914-1919): Il volume mette in luce alcune caratteristiche delle violenze di massa commesse contro i civili sul fronte orientale, allo scopo di individuare le ragioni politiche e militari della loro sottovalutazione, in particolare sul piano giuridico e della propaganda. Il volume si divide in tre parti. La prima, introduttiva, ripercorre i dibattiti a livello internazionale che condussero alla Convenzione dell'Aia del 1899 e del 1907, e ricostruisce i crimini commessi dagli eserciti turco e russo nel 1915 e nel 1916. La seconda parte si sofferma sul caso della Serbia e della Macedonia orientale, affrontando in particolare il tema dell'occupazione bulgara, fino ad oggi assai meno indagata di quella austro-ungarica. Ampio spazio è dedicato alla figura ed alle opere del criminologo Rodolphe Archibald Reiss, autore delle più importanti e dettagliate inchieste sui crimini di guerra e contro l'umanità perpetrati in Serbia. La terza parte è dedicata al tema della fame come arma di gu erra. L'epilogo, infine, analizza i dibattiti su crimini di guerra, crimini contro l'umanità e destino delle minoranze svoltisi a Parigi nell'ambito della Conferenza di pace.
The volume highlights some features of mass violence committed against civilians on the eastern front, in order to identify the political and military reasons of their undervalued, particularly in its legal and propaganda. The volume is divided into three parts. The first, introductory, traces the international debates that led to the Hague Convention of 1899 and 1907, and reconstructs crimes committed by Turkish and Russian in 1915 and in 1916. The second part focuses on the case of eastern Serbia and Macedonia, addressing in particular the issue of Bulgarian occupation, so far much less investigated than the austro-Hungarian Monarchy. Considerable space is devoted to the figure and work of criminologist Rodolphe Archibald Reiss, author of the most important and detailed investigations on war crimes and crimes against humanity committed in Serbia. The third part is devoted to the issue of hunger as a weapon of gu errs. The epilogue, finally, analyses the debates on war crimes, crimes against humanity and fate of minorities held in Paris within the framework of the peace conference.