La violenza e Dio - 9788834326176

La violenza e Dio: Cristianesimo come religione dell'amore. L'identificazione è immediata, ma spesso rischia di trasmettere un'immagine edulcorata della fede cristiana, che invece ha a che fare, in modo speciale, anche con la violenza e il male. Il priore di Bose affronta a viso aperto questo tema leggendo i "salmi imprecatori", testi biblici di solito poco frequentati proprio perché ricchi di immagini di violenza che disturbano la nostra sensibilità e ci mettono a disagio. Una violenza che viene portata davanti a Dio come grido di dolore, invocazione di una liberazione, ma anche invettiva. Perfino nella preghiera, il grido delle vittime innocenti di fronte al male dilagante e impunito arriva a mettere in questione la stessa bontà di Dio, la sua vicinanza, la sua capacità di giustizia. L'esperienza del male appartiene ineludibilmente alla vita. La Bibbia lo sa bene, e ne parla senza filtri o eufemismi, senza paura di dar voce a tutto l'uomo. E di dargli un senso e una speranza.
Christianity as a religion of love. The identification is immediate, but often threatens to transmit an image of the Christian faith, sweetened instead has to do, in a special way, even with violence and evil. The prior of Bose openly addresses this topic by reading the "imprecatori Psalms", biblical texts usually rarely visited because of its rich images of violence that disrupt our sensitivity and uncomfortable. A violence that is brought before God as a cry of pain, invocation of liberation, but also invective. Even in prayer, the cry of the innocent victims in the face of evil and invasive unpunished comes to question the goodness of God itself, its proximity, its ability to justice. The experience of evil belongs to ineludibilmente life. The Bible knows this, and speak without filters or euphemisms, unafraid to give voice to the whole man. And to make sense of and a hope.