Lettera all'amico vescovo - 9788810513354

Lettera all'amico vescovo: Può un prete servire liberamente e gratuitamente il Vangelo nella Chiesa se riceve uno stipendio per il ministero che svolge, se quel dono di grazia ricevuto diventa oggetto di un contratto? Questo interrogativo attraversa le pagine della profetica Lettera che don Luisito Bianchi - "profondamente uomo, prete, incarnato nel Vangelo e nella storia" - indirizza idealmente a un amico vescovo. Il manoscritto originale - quattro taccuini a quadretti scritti tra i primi di giugno del 1998 e la fine di gennaio del 1999 - costituisce un pretesto per tornare sulle note della gratuità del ministero, tema più volte declinato dall'autore in varie formule letterarie. "Il testo è difficile da masticare, da deglutire e da digerire perché la voce di Luisito, come quella del giovane Daniele, si alza, da sola, per difendere l'innocente Susanna-Gratuità, ingiustamente condannata da due vecchi corrotti", scrive Marco D'Agostino nella postilla al volume.
Can a priest serving the Gospel free of charge in the church if it receives a salary for the Ministry that takes place, if that gift of grace received becomes the object of a contract? This question runs through the pages of prophetic letter that don Luisito Bianchi-"deeply man, priest, embodied in the Gospel and in history" ??? send to a friend the Bishop. The original manuscript to four squared notebooks written between early June and late January 1999-1998 constitutes an excuse to return on the notes of gratitude from the Ministry, theme repeatedly declined by the author in various literary formulae. "The text is hard to chew, swallow and Digest because the voice of Luisito, like that of the young Daniel, he stands alone to defend the innocent, unjustly condemned by two old Susanna-corrupt," writes Alex Davis in the addendum to the volume.