Amate arti applicate. 1991-2011: da «L'apprendista stregone» a «Italia 150». Ediz. illustrata - 9788842219682

Amate arti applicate. 1991-2011: da «L'apprendista stregone» a «Italia 150». Ediz. illustrata: Alla fine del primo decennio del XXI secolo il lavoro fatto ad arte, il mestiere manuale, viene rivalutato da bestseller di studiosi come Richard Sennett e Matthew Crawford. Tra queste innovative teorie e pratiche emerse a livello internazionale vanno iscritte le riflessioni operative, avviate a Faenza nel 1991 con la mostra "L'apprendista stregone", presentata da Sir Ernst Gombrich, di un curatore indipendente ed eccentrico come Enzo Biffi Gentili. Questo volume di arti applicate illustrate, singolare in Italia, ricostruisce per campioni vent'anni di sue esposizioni, interpretate da grandi fotografi, dirette a promuovere un nuovo "artigianato metropolitano", anche attraverso allestimenti scenografici, sovente realizzati in beni architettonici. Un lavoro culturale caratterizzato dall'uso provocatorio di alcuni termini artistici desueti, che afferma la pari dignità tra arti decorative e arti pure, tra artista e artiere, tra arti meccaniche e arti liberali, in un approccio critico ed estetico polemico, se non antagonistico.
At the end of the first decade of the 21st century the work done to the art, the craft manual, re-evaluated by bestsellers of scholars like Richard Sennett and Matthew Crawford. Among these innovative theories and practices emerged at the international level should be placed on the operational considerations, initiated at Faenza in 1991 with the exhibition "the sorcerer's apprentice," presented by Sir Ernst Gombrich, an independent curator and eccentric as Enzo Biffi Gentili. This volume of applied arts shows, unique in Italy, rebuilds may lead to decades of its exhibitions, interpreted by great photographers, intended to promote a new "metropolitan crafts", including through scenographic, often made of architectural heritage. A cultural work characterized by the use of some provocative artistic terms obsolete, which affirms the equal dignity of the decorative arts and arts as well, between the artist and the dash, between mechanical arts and liberal arts, in a critical and aesthetic approach contentious, if not antagonistic.